27.8.07

A Kojac nun je sfugge n'cacchio (reprise)


La pagina di Wikipedia dedicata all’American Airlines è stata modificata nella parte che riguarda i dirottamenti dell’11 settembre 2001.
La versione originale (ultima revisione: 23 aprile 2006) era la seguente:
"Due aerei della American Airlines vennero dirottati e si schiantarono nel corso degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001:
il volo American Airlines 77 (un Boeing 757) e il volo American Airlines 11 (un Boeing 767)".

(Per chi non lo ricordasse: il volo 77 era quello che si sarebbe schiantato sul Pentagono, mentre il volo 11 quello schiantatosi contro la Torre Nord del WTC).

In seguito alla modifica del 25 aprile 2006, attualmente vi si legge:

"Due aerei della American Airlines vennero dirottati e si schiantarono nel corso degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001: il volo American Airlines 77 (un Boeing 757) e il volo American Airlines 11 (un Boeing 767). Benché questi voli fossero partenze giornaliere prima dell’11 settembre 2001 e anche il mese successivo, tuttavia né il volo 11 né il volo 77 erano programmati per l’11 settembre 2001.
I registri curati dal Bureau of Transportation Statistics (www.bts.gov/gis/) non elencano, per quel giorno, nessuno dei due voli".

Insomma, pare che gli aerei che si schiantarono contro il WTC e contro il Pentagono non fossero in programma per l’11 settembre 2001 e secondo il BoTS non sarebbero mai decollati.
A questo punto sorge la legittima curiosità di chiedere ai curatori di Wikipedia – nonché al BoTS - che cosa, esattamente, avrebbe colpito le Torri ed il Pentagono in quel giorno fatidico.

Stando ad una ricerca eseguita dai curatori, la modifica in questione sarebbe stata effettuata dall’indirizzo IP 144.9.8.21, situato presso gli uffici della stessa American Airlines. Perché la AA avrebbe eseguito queste modifiche?
Davvero al Bureau of Transportation Statistics quei voli non risultano in programma per l’11 settembre?

26.8.07

Noblesse oblige


Il buongiorno si vede dal mattino.

23.8.07

A Kojac nun je sfugge n'cacchio

In tutta la ricca storia delle grandi enciclopedie, Wikipedia su Internet è quella più democratica e collaborativa, aperta a tutti i contributi ed a tutte le correzioni. Ma il prezzo della sua totale apertura è anche la totale manipolabilità. Da tempo si sospettava che molte voci di quest'enciclopedia digitale fossero deformate ad arte, ma ora un motore di ricerca lanciato il 13 agosto negli Stati uniti, Wikiscanner, permette di identificare gli autori delle modifiche apportate da anonimi contributori non sempre mossi a seguir virtute e conoscenza, come riferisce il quotidiano francese Le monde. Creato dallo studente di informatica Virgil Griffith, Wikiscanner pare aver così scoperto che dipendenti di Fox News, CocaCola, Dell e persino di Amnesty International avrebbero epurato tutti i passaggi contenenti critiche ai loro datori di lavoro. Mentre Apple e Microsoft avrebbero tentato di alterarsi reciprocamente le voci.
Ma le manipolazioni ben più pesanti sarebbero state effettuate da membri di «servizi pubblici». Un membro dell'Fbi avrebbe cancellato le foto aeree della prigione di Guantanamo. Un funzionario del governo israeliano definito «razzista» la condanna emessa dal Tribunale dell'Aia contro il muro di sicurezza. Secondo il magazine Digital Trends, calcolatori della Cia avrebbero «editato» la voce sul presidente iraniano Mahumd Ahmadinejad, mentre computer del Vaticano avrebbero espunto dalla voce che riguarda Gerry Adams del Sinn Fein il brano in cui si parla di sue impronte digitali che sarebbero state trovate su un'auto usata per un duplice omicidio nel 1971.
Sarebbe istruttivo far girare Wikiscanner sulla versione italiana. Chissà quante voci avrà curato Pio Pompa, consulente personale dell'ex direttore del Sismi?

(fonte, Il Manifesto)

22.8.07

...e questa volta E' PER DAVVERO!

Scaltro come una faina in amore, il buon Orlo
alias Orlajuwon alias OrlandoBloomPiccoloPrincipe
torna prepotentemente con l'essenzialità della sua prosa.
Ma tra il popolo blogghifero il dilemma è già amletico: quanto resisterà, novello Dottor Stranamore (nonchè un po' Novello Novelli..), alle lusinghe del tasto di autodistruzione?
Ai posteri...

20.8.07

Grazie, rega'!


Sarà pure calcio d'agosto, ma godo lo stesso.
Oltre che per ovvie ragioni partigiane, perchè quello tra Davide e Golia
è sempre un big match.

17.8.07

Falsificazioni pericolose e falsificazioni faziose


Fazioso come neppure nella miglior tradizione della Casa delle libertà,
l'articolo di Ichino sul Corriere della sera del 14 agosto scorso.
Con la sua raffazzonata ed intellettualmente (lì sì) terroristica equazione:
critici della riforma Biagi = neobrigatisti. Dietrologia d'accatto su un omicidio destinato, per peculiare fumosità, ad arricchire il nostrano libro nero dei segreti di Stato.
Sul contraddittorio di merito, invece, lascerei la parola alle righe, gentilmente segnalate dall'esimio avvocando di Carlo, a firma Mauro Gallegati.

" Negli ultimi 10 anni sono stati creati più di 2 milioni di posti di lavoro, soprattutto grazie al forte incremento dei contratti temporanei e dalla regolarizzazione dei lavoratori immigrati. Nella postfazione agli Schiavi Moderni viene fatto rilevare come il ricorso a contratti temporanei o a impieghi part-time abbia “diluito” l’occupazione. Se è infatti aumentato il numero degli occupati, la produzione totale non ha seguito un andamento analogo: si è prodotto lo stesso livello di PIL con un uguale volume di lavoro. Il numero di occupati è aumentato solo perché due lavoratori a termine con un contratto di 6 mesi equivalgono ad un lavoratore su base annua. E siccome il costo per l’impresa di 2 lavoratori a termine è inferiore al costo di 1 a tempo indeterminato… (state tranquilli: non mancherà qualcuno che vorrà farci credere che la persona a cui viene rinnovato un contratto semestrale sarà in fondo contenta del protrarsi di questa precarietà).
Se i contratti di lavoro atipici rappresentano meno del 15% dell’occupazione totale, il 30% dei giovani hanno un contratto di lavoro dipendente in forme atipiche. Il valore è tre volte superiore rispetto alle altre classi d’età e questo ci avverte che i “nuovi” impieghi sono prevalentemente atipici mentre un’analisi del livello d’istruzione presenta risultati sorprendenti: l’incidenza dell’atipicità è superiore per i laureati.
Infine i dati sulla cosiddetta “trappola della precarietà”, cioè il passaggio mancato da lavori precari a stabili: dati ISTAT ci informano che oltre il 55% dei lavoratori atipici ha mantenuto un contratto “atipico” (lavori svolti prevalentemente da lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996).
La legge Biagi ha cercato di regolamentare il lavoro atipico e, tra l’altro, di disciplinare il fenomeno dei co.co.pro. (ex co.co.co.) nell’intento di restringerne l’uso, se utilizzato come strumento per sottrarsi alla legislazione di tutela del lavoro.
Di fatto però, senza interventi pubblici a tutela del lavoratore atipico, ci si è ancora una volta ridotti ad ampliare le alternative dell’imprenditore privato nell’impiegare lavoro, che ora dispone di tipologie contrattuali, diverse dal tempo pieno e per una durata indeterminata: lavoro a tempo parziale, determinato, intermittente e ripartito. Di fatto, viene ampliata la discrezionalità dell’imprenditore nell’assumere lavoro mentre nulla si muove per tutelare i diritti dei lavoratori.
Se non interverranno cambiamenti significativi dei tassi di trasformazione verso lavori non precari, né i necessari aumenti di occupazione “reale”, il nuovo mercato del lavoro non sarà capace di mantenere il sistema nel suo complesso (risparmi, sanità, previdenza e stato sociale).
E di tutto ciò faremmo volentieri a meno. "

13.8.07

Cassanate "messaggiate"...



















Se non altro, la pronuncia ora è perfetta...

10.8.07

E come l'anno scorso...

La tristezza
di Francavilla d'inverno..

La tristezza
di Francavilla d'estate..


(Epigrafe III sec d.C. c.ca, attribuibile al Cherlus Caprinus
da Montebolza, già di papà di Zara)







Non si sfugge alla propria Gomorra.
E così, tra rachitismi congeniti, brufolosi dorsali e latenti disfunzioni ormonali, queste cronache
si addentrano stoiche tra glutei lucenti e farinose caviglie.
Già nell'incofessata chimera della risacca autunnale...

8.8.07

La rivolta di Spartaco

7.8.07

Hiroshima mon amour


Now is the time to exterminate
the Yellow Peril for all time...
Let the rats squeal.


Congressman Charles A. Plumley, August 1945













Il mattino del 6 agosto 1945, l'Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica
Little Boy sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio di Fat Man su Nagasaki. Nel suo libro del 1999, Downfall, lo storico Richard Frank, analizzando diverse fonti e studi, stimò le vittime del bombardamento, concludendo: «la massima approssimazione del numero di vittime è compresa tra le 100.000 e le 200.000». La maggior parte delle quali civili.

Per quanto riguarda l'Italia è da ricordare l'appoggio dato all'azione degli americani da parte de l'Unità, organo ufficiale dell'allora Partito Comunista Italiano, all'indomani dello sgancio delle bombe. Il 10 agosto 1945, infatti, pubblicò un articolo dal titolo
Al Servizio della civiltà che così recitava: «Le notizie che l'Aviazione americana ha usato la bomba atomica sono state accolte in certi ambienti con senso di panico e con parole di riprovazione. Questo ci sembra uno strano complesso psicologico, una formale obbedienza ad un astratto umanitarismo».

Alcuni hanno sostenuto che i giapponesi erano già sostanzialmente sconfitti, e quindi l'uso delle bombe non era necessario.
Il generale Dwight D. Eisenhower consigliò così il Segretario alla Guerra Henry L. Stimson, nel luglio del 1945.
L'ufficiale più alto in grado nel Teatro del Pacifico, generale Douglas MacArthur, non venne consultato in anticipo, ma disse in seguito che sentiva che non ci fosse giustificazione militare per i bombardamenti.

La stessa opinione venne espressa dall'Ammiraglio di Flotta William D. Leahy (Capo di Stato maggiore del Presidente),
dal generale Carl Spaatz (comandante delle Forze Aeree Strategiche statunitensi nel Pacifico), dal Brigadiere generale Carter Clarke (ufficiale dei servizi segreti militari che preparò i telegrammi giapponesi intercettati per gli ufficiali statunitensi), dall'Ammiraglio Ernest King, (Capo delle Operazioni Navali statunitensi) e dall'Ammiraglio di Flotta Chester W. Nimitz (Comandante in Capo della Flotta del Pacifico).


6.8.07

Senza voltarsi


Solo l'amare, solo il conoscere conta.
Non l'aver amato,

non l'aver conosciuto.
Piange ciò che muta,
anche per farsi migliore.










A F.

Per avermi insegnato
che la vita è troppo breve per averne paura.

3.8.07

Agosto


Agosto. Che caldo, che fumo,
che odore di brace.
Non ci vuole molto a capire
che è stata una strage.

Non ci vuole molto a capire
che niente, niente è cambiato.

Da quel quarto piano in questura,
da quella finestra
un treno è saltato.




Sabato 2 agosto 1980 alle ore 10.25 nella sala d'aspetto della Stazione di Bologna Centrale esplose un ordigno a tempo contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone e ferendone oltre duecento.
Inizialmente il governo presieduto da Francesco Cossiga e le forze di polizia attribuirono lo scoppio a cause fortuite, successivamente alle Brigate rosse.
Grazie anche alla spinta dell'Associazione dei familiari delle vittime, si giunse finalmente ad una sentenza della Cassazione in data 23 novembre 1995: vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro,
sempre dichiaratisi innocenti.
Ammessi entrambi al regime di semilibertà, rispettivamente dal 1999 e dal 1998.
L
'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.
Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: nove anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune.
Ultimo imputato per la strage è Luigi Ciavardini, con condanna a 30 anni confermata nel 2007.
Anche lui continua a dichiararsi innocente.

Mandanti della strage non sono mai stati trovati.

1.8.07

Mi dispiace, ma io so' io...


Nel micidiale connubio di incompetenza e mascalzonaggine che contraddistingue l'attuale classe dirigente italiana, le questioni per così dire sostanziali sono ormai una battaglia persa per molti cittadini. Restano, forse, solo quelle formali, squisitamente istituzionali. Da scolastica pura.
E l'ennesima sberla a voi che "non siete un cazzo", per dirla col Marchese del Grillo, è arrivata non con la defenestrazione a calci nel culo - come si converrebbe ad una società minimamente civile - bensì con le sdegnate, ferite dimissioni di uno dei pupazzi di paglia preferiti dal Venditore di tappeti. Tralasciando, per residuo amor proprio verso la nostra bile, l'onda polemica cavalcata senza vergogna alcuna dai suoi complici parlamentari. Nonchè l'avvilente dato secondo cui una cricca di pregiudicati più alta, in termini percentuali, di quella che affligge il quartiere Scampia a Napoli, continuano a tenerla a libro paga, in molti casi vitalizia, quelli che "non sono un cazzo".