I MIGLIORI GIORNI DELLA NOSTRA VITA
Erano quelli i giorni in cui
ciò che si chiamava amore,
dopo chissà quanto vagare,
forse per caso ci aveva trovato.
Erano i giorni che, ancora vivendo,
ancora nella nostra debole
estraneità alla vita,
avremmo detto i migliori.
Il meglio non da venire,
ma lì, quasi a lasciarsi toccare;
sconosciuto chiamato a dissipare
la familiare rassegnazione
di chi non ama che nel ricordare.
Erano quelli i giorni che
avremmo esitato a vivere
per timore di sciupare.
Come l'abito buono
in giorni di nuovo sole
quelle ragazze pallide,
le nostre madri ignare.