22.7.13

L’ALBATRO


Spesso, per divertirsi, uomini d’equipaggio

catturano degli albatri, vasti uccelli dei mari,
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
il vascello mentre scivola sugli abissi amari.

Appena a bordo, appoggiati sul tavolato,

quei re dell’azzurro, goffi e verecondi,
lasciano strascicare, come un remo per lato,
pietosamente le due bianche ali grandi.

Alato passeggero, così maldestro e fiacco!

Lui, prima così bello, che aria buffa e ignava!
Chi con una pipetta va a stuzzicargli il becco,
chi mima, zoppicando, l’infermo che volava!

Il Poeta ricorda questo re dello spazio,

che sfida la tempesta e ride dell’arciere;
esiliato giù a terra in mezzo allo schiamazzo,
le ali di gigante gl’impediscon d’incedere.


Charles Baudelaire

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