TU NON SEI PIU'
Se
dovessi definire una persona media, penserei a qualcuno che si
premuri costantemente di essere ben amalgamato con l'humus sociale di
appartenenza, o di anelata emancipazione. Dunque qualcuno che non
tragga gratificazione né frustrazione dagli eventi e dalla qualità
complessiva della sua vita in quanto tali, ma sempre previa
commisurazione di questi alle vite degli altri, costituenti il suo humus di
riferimento. Da qui la curiosità morbosa, come la critica livorosa,
riservate al prossimo, e, di contro, la più larga indulgenza
concessa a sé stessi. Sarebbe impossibile, per un individuo singolo che
ancora possa dirsi tale, tentare di comunicare con qualcuno di tali individui medi,
per la semplice ragione che il primo non si ritroverebbe di
fronte un interlocutore, bensì un semplice portavoce di pensieri o
sentimenti comuni, il rappresentante e garante di un io collettivo: ambasciator che non porterebbe
pena, come non porterebbe più sé stesso, dato che ad un sé egli ha
ormai rinunciato, facendosi noi, in cambio della rassicurazione e della garanzia di non restar più solo – o, quantomeno, di non sentirsi più tale, finché a quell'humus funzionale.
Nel
passato anche io ho tentato di essere così, ma fortunatamente non
mi è riuscito. Dico fortunatamente perché adesso non lo vorrei più;
dico fortunatamente perché vedere una realtà dal di dentro – di
sé stessi, in primis – trovo sia l'unico modo di raccontarla,
denunciarla, e dunque combatterla. Così io ne scrivo, cercando al
contempo di leggere il meno possibile quanto scritto da altri,
qualora senta che in me potrebbe riaffiorare ciò che allora tentai
di diventare.
2 commenti:
Dialogo-tipo con una "persona media".
Ciao,
1)CHE FAI?
Obiettivo:non gliene frega un cazzo di COME STAI,spara immediatamente,vuole farti un "pit stop",sapere se sei "forte" o "debole" per i canoni della società,punto e basta.
2)TI SEI LAUREATO?
Obiettivo:verificare se sua figlia/o è "superiore" o "inferiore" a te:in caso di
superiorità la "persona media" si sentirà meglio,quasi sollevata dallo sterco mentale e di vita nel quale è costretta a vivere e di cui si nutre ogni giorno,dal quale tenta di salvarsi facendo paragoni dai quali desidererebbe uscire vincitrice.
3)MA TI SEI SPOSATO?
Obiettivo:il "ma" dovrebbe dire tutto sulla sufficienza con la quale viene affrontato il tema,mettere ansia all'interlocutore ponendo sempre nuovi traguardi ritenuti mete da ambire e quindi lasciapassare per essere accettati dalla tribù.
4)MEH,IAMME' MO' E' ORA CHE TI TROVI UNA BELLA RAGAZZA E TI FAI UNA FAMIGLIA,SI' TANT NU BELL UAGLIOOOOON....(con trascinamento del complimento ad arte lanciato lì,come una granata).
Parte integrativa che a volte può accompagnare il punto 3.
5)Non mi sorprenderebbe che la "persona media",quando "parla con i suoi pari" (cit.) e ti vede passare per strada si lanciasse in un commento del tipo:
EEHH,ER TANT NU BRAV UAGLION,PUR CUSSU' S'HA STORT....
Eh eh... un quadretto all'arsenico degno del miglior Risi (e dei sempre ottimi Gassman e SuperTognazzi)! Dubito che qualcuno dei nostri 'pari' possa sfuggire, con quel briciolo di onestà intellettuale eventualmente residua, al riflesso di sé proiettato da questa tua casistica parascientifica, degna di un Houellebecq in istato di grazia (forse perché di ritorno dall'Isvezia...)
Vilco che tuttavia, ogni tanto, con quel Houellebecq lì s'incazza (e dopo si scazza: mesta summa cherliana)
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