20.6.13

NEGLI ISTINTI ESTINTI


Questo giugno lento
quanto il suo soffocamento,
mi riporta alla prima estate
dominata da necessità sessuali.

Quando credevo,
tredicenne tremante
come un timorato pedofilo,
di poter avvicinare ragazzine
o giovani donne vitali,
madide di umori primari,
lungo marciapiedi affollati
di urgenze mai condivise,
né da me comprese.

E tutto il mio candore –
quella purezza senza più valore –
s'annidava nella suggestione
di un richiamo da quei corpi
a me apparsi d'improvviso nudi;
come se liberarsi delle vesti
fosse spogliarsi anche dei veti
che mantenevano estranei,
stridenti i nostri impulsi…

Noi razza dispersa,
destinata a non ritrovarsi
che nella cattività
precedente ogni estinzione.

2 commenti:

Orazio ha detto...

Eggià....

Anonimo ha detto...

Eh eh...