16.6.13

COME LETTI ABBANDONATI


La sorte peggiore
di ogni pagina scritta
– diventi essa libro
o resti qualcos'altro –
certo non è mai
il non esser pubblicata;
ed ancor meno
le negate celebrazioni
della critica o del mercato.

La più triste sorte,
per ciascuna di esse,
io credo sia
non venir che scorsa
una volta comperata
(ossia fatta prigioniera
della effimera sicumera
che dona la proprietà privata).

Oppure, fatalmente,
restare dimenticata
benché una volta amata
… e forse anche compresa.

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