2.4.12

PRIMA VERA
  

S’avvia verso la sera,
s’avvia lenta
come questa luce spenta
dentro ogni primavera,
l’ultima processione dei vostri corpi:
corpi morti e non risorti.

I vostri corpi
così arrogantemente celebrati,
ciecamente contemplati.

Dentro vite, così, candidamente,
colpevolmente consegnate
alla gabbia di quei corpi
-  cavie attraversate
da elettrici spasmi di sensazioni,
epilettiche di pene e speranze:
inabili ad ogni sentimento,
mai degne di emozioni.

Le vostre vite
condannate
a non essere mai state.

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