PRIMA VERA
S’avvia verso la sera,
s’avvia lenta 
come questa luce spenta
dentro ogni primavera,
l’ultima processione dei vostri corpi:
corpi morti e non risorti.
I vostri corpi
così arrogantemente celebrati,
ciecamente contemplati.
Dentro vite, così, candidamente, 
colpevolmente consegnate 
alla gabbia di quei corpi
-  cavie attraversate
da elettrici spasmi di sensazioni,
epilettiche di pene e speranze:
inabili ad ogni sentimento,
inabili ad ogni sentimento,
mai degne di emozioni.
Le vostre vite 
condannate
a non essere mai state.

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