IL
FASCINO DISCRETO DELLA BUGIA
“L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi.”
'Gli imprenditori danno il lavoro.'
“L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi.”
'Gli imprenditori danno il lavoro.'
Gli
imprenditori... questi suicidi peccatori
che
credon di togliersi la vita
insieme
alla colpa d'averla sì vissuta:
incuranti,
ormai, del perdono
poiché
dio, insieme al popolo,
ha
abdicato al proprio ruolo.
Popolo
compiutamente massificato
in
un'incoscienza di classe cui è negato
finanche
l'odio verso il padrone:
ritratto
in cornice di proletariato
alle
spalle di Keynes e Marx inchiodato,
in
un ricorso storico di socialismo evangelico
dove
l'anelata unione
-
che fa la forza lavoro come il plusvalore -
non
invocherebbe che benedizione
al
capriccioso speculare dei mercati
-
sorta di caduti angeli ingrati
ribelli
all'imperscrutabile disegno d'amore
del
Padre loro Capitale.
'Gli imprenditori danno il lavoro.'
Questo è quanto resta
di una coscienza di classe
dispersa in ogni testa:
dove non dai Manganelli,
da emuli lupi in vesti d'Agnelli.
Lasciando l'etica degli schiavi più devoti,
lo smarrimento sempre sospetto
d'ogni inalienato reietto,
lungo autunni ormai caldi
quanto
ciminiere in giorni e volti
remoti,
ignoti, vuoti.
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