LETTERA ALL'IKEA SULLA MERITOCRAZIA
Se vero è che la vostra cultura
conosce austerità tanto ignota alla nostra
da poterla noi soltanto nominare
massacrando una lingua che non ci appartiene
Se vero è che i diritti civili
sono un prezzo realmente vantaggioso
da far pagare all'economia della vostra democrazia...
Vi chiederei di risparmiare
- civilmente, democraticamente -
a quei circa trentamila, leggo,
presentatisi per poco più di duecento posti,
questa ennesima, gratuita umiliazione.
Ed a quei poco più di duecento meritevoli,
la puntuale pubblica maldicenza
d'una impudica, indifendibile impotenza.
Vi chiederei di sacrificare, potendo,
del vostro profitto quell'infinitesimale
che finanzi una coatta liberalità:
lascito non solo nominale di civiltà
a “questo popolo ormai dissociato da secoli”,
che deve aver impegnato al Monte di Pietà
finanche l'eredità della propria soavità.
A Cris,
che chiosò suggerendomi di far domanda
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