11.12.11

NARCISI APPASSITI

Quanto deve umiliarsi,
pagandone il prezzo che non ha,
un uomo non più giovane,
forse mai bello nè ricco, potente,
che non finga insensibilità o paterna benedizione 
a tutta quella carne in fiore?
Giudichiamo la nostra pietà, prima di condannarlo.
Soppesiamo libbra a libbra la nostra umanità
residua nel proclamare estraneità,
indifferenza a tutto ciò che è nell'uomo,
l'altro, sempre, in noi. 
Ma chi di voi è senza pene, scagli per primo la pietra su di lui!

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