7.12.11

Dell'utopia

"... Nel rifiuto del modello di sviluppo di una società disuguale e piena di contraddizioni sociali che ha creduto nel consumismo come soluzione di problemi lasciati invece marcire, ha mitizzato un falso boom ed è già alla vigilia di una crisi profonda."

La forza della democrazia, 1977 - Stajano, Fini 


Scovato come molti tra le carte paterne, consiglio questo meravigliosamente datato (nel più nobile senso di in medias res) e insieme metatemporale documento sulla storia di un Paese che qualcuno ancora si ostina, con miopia da maggioranza silenziosa delle più conniventi, a considerare di democrazia fragile poiché ancora giovane, e qualcun altro ama accusare di ladrocinio di un futuro, invocato da occhi sempre vittimisticamente stretti sul presente, mai aperti sul passato. La forza della democrazia invocata nel titolo, per quanto mi riguarda resta tale, sottraendosi ad ogni mortale saccheggio retorico, solo identificandosi con la forza dell'utopia: quell'orizzonte di Bakunin, qualcosa di inafferrabile che esiste non perché lo si raggiunga bensì perché se ne senta il richiamo, e verso di esso ci si protenda, una vita intera dopo l'altra.

Al compagno Pinelli, perché non si dimentichi, o si impari una volta per tutte, che "Anarchia non vuol dire bombe, ma uguaglianza nella libertà".
Ed a mio padre, Libero come i figli degli anarchici, che come deve ammettere anche lui forse un giorno morirà, ma rimarrà per me in tutti i libri che non mi ha mai messo in mano, ma ha lasciato che trovassi da solo, per poterli poi stringere più forte, come le idee.

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