29.8.11

MACELLERIA CONIUGALE

Tu e il tuo tenero castrato...
Quand'era solo e smarrito, 
con salda mano lieve 
devi averlo preso ed in te lenito.
Se mai altrove fu allettato, sapiente 
irresistibile nel tuo ermetico ricatto,
all'ordine del tuo imene l'avrai condotto.

Allora ti attendeva, 

quasi come l'avevi lasciato
dall'operosa buon'ora del tuo bilocale,
composto come ogni sera.
Lì, placido e grato,
quel cucciolo che mai hai comprato,
al riparo d'ogni calore confinato
a lato del precotto quasi scaduto.

Chissà quanto, devoto, ti avrà sfamato
prima di averti irrevocabilmente nauseato
e mai una volta davvero saziato.


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