CERVELLI IN FUGA
Non m'inorridirà mai abbastanza,
il cannibalismo parentale.
Ricordo a scuola, la seconda della classe:
vanamente griffata, precocemente cadente,
capelli unti e, ben oltre la prima ora, fiato pestilente.
Studiava tedesco, credo come svago imposto:
forse per questo sputacchiava così lontano
nell'eloquio nativo pur misurato e composto.
O forse era solo per l'ammaestrata concitazione
nel ripetere e poi liberarsi, lesta, della quotidiana lezione.
Quasi credibile, infine, la spigliatezza
con cui anticipava ironicamente
l'appellativo che altre le avevano riservato:
Maria, per le amiche MariaSfiga.l'appellativo che altre le avevano riservato:
Al mio buon amico Orlo,
e la sua incrollabile vocazione
alla fiducia nelle persone
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