20.6.11

CORRI E NON VOLTARTI

Rimanevi lì, 
le tue pagine sgualcite 
di lacrime che non scendevano
di pena un grumo nero in fondo al petto.

Rimanevi lì, 
a rubare al sole una carezza ancora, una sola
prima di scendere giù, dietro alle case nuove
prima di sfiatarsi appresso alle nuvole grosse 
che in quei cortili ci sono cresciute,
che su quell'erba spelacchiata la palla non gliela fanno vedere.

Rimanevi lì, 
nella pelle di quand'eri piccola
nella pelle tiepida di un'estate ancora, una sola
prima che motorini e stazioni e farmacie di turno
se la venissero a prendere, se la venissero a tenere
per sempre.

Qui, l'avevi potute sentire le mura
qui l'avevi potuto imparare 
che sarebbe stato tra le tante tantissime braccia 
di quei portici di quegli umidi di quei bui,
l'amore la libertà la merda 
che sola ti saresti cercata, che tu ti saresti voluta.

Lì, non ci sono mura
lì non c'è pena, nessuna.
Lì saranno strade giorni cieli
che non potrai sapere una vita sola,
che non avresti saputo tante, infinite 
vite sole.
Lì, non finirà. Finirai prima tu.


Estate 2002

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