17.6.11

LA VITA NON È UN FILM

Mi parlavi di risorse limitate, della tua pelle rovinata”


Mi parlavi di un futuro.
Un futuro di cui sai troppo
perché non muoia lentamente
in questo tuo presente.

Mi parlavi di ciò che, sai,
ormai sarai, 
mai avrai.

La chiamavi angoscia, ieri.
Oggi depressione.
Mai con il suo nome.

Ma tu non sei una Vitti di Antonioni.
Non sei mai stata i tuoi genitori:
magri ingordi di beni materiali,
saccenti analfabeti sentimentali.

Tu che se figlia volessi mai sentirti,
forse solo dei tuoi nonni potresti dirti.

E a questa poetica, irreale alienazione
renderesti il suo vero nome.
Non più comune, 
angoscia o depressione.
Ma proprio, 
dolore.

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