6.4.09

"Avevano il ghigno, chi timido e chi volgare, dei giovani di provincia. Tutti dicevano 'sovente' invece di 'spesso', e la loro condizione gli pareva
la più naturale delle condizioni possibili. Le abitudini rendevano tutto il resto del mondo estraneo. L'intesa che c'era tra loro, peraltro, li rendeva a loro volta estranei a chi avesse il minimo sospetto che ciò che tale intesa fissava, non fosse l'assoluto. Ed era questo sospetto che aveva sempre avuto per tutta la vita Carlo. Cosa che non era sfuggita agli altri, che avevano subito infilato nella fessura, apertasi nella coscienza del sensibile amico, il coltello della loro naturale ferocia, e l'avevano allargata.
Le loro abitudini, che facevano di loro esemplari così naturali di una qualità di vita identificata con l'unica verità, erano ben note a Carlo:
e la conoscenza di esse le trasformava. Appunto perché le vedeva nella loro totalità e complessità, fino alle lontane radici, esse apparivano a Carlo precarie e instabili: come tutte le forme di vita da cui essi si consideravano al riparo. Visto da un estraneo il loro codice poteva parere inattaccabile, ben radicato nell'esistenza; visto da un competente, coinvolto in esso, appariva come una ragnatela dipinta su un velo."

Petrolio - Pier Paolo Pasolini

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