28.2.07

Il fascino discreto della borghesia


"Non sono cose che mi spaventano,
continuerò a fare l'informazione libera
che ho sempre fatto
e a vivere come ho sempre vissuto.
Non mi faccio certo intimidire."


Carlo Rossella


Ah.. nostalgia, nostalgia canaglia...
Sempre più sbiadite, nel ricordo,
le istantanee della nostra fanciullezza:
il placido riflusso che ci cullò negli anni '80,
l'irresistibile sex appeal craxiano,
gli impagabili polsini dell'Avvocato,
l'Eldorado brianzolo del futuro Pontefice...
afrori ammaliatori d'amaro Ramazzotti nella Milano da pere...
(pardon, da bere).
-
Sentivo Gianfranco D'Angelo..poi nulla..sul far della sera -.

E' così che, in queste stagioni sì avare di uomini che non debbono chiedere mai,
scaldano il cuore quasi quanto l'Averna (giacchè si era in tema di amari..)
le parole d'un arbiter elegantiarum d'altri tempi.
Degno successore, nella direzione del Tg5,
d'un inarrivabile purosangue dell'informazione quale Mentana.
Raro esempio di filo a piombo nella spina dorsale - oltrechè, beninteso,
inconfessabile capriccio erotico delle abbonate a Vanity Fair -:
non ne ha per un istante fiaccato il nerbo
l'odore pungente di piombo che di questi tempi torna a violentare nari
ed atterire animi di pavidi, timorati tele-elettori.
Sprezzante dei rischi del mestiere,
neanche per un istante gli inquietanti avvertimenti
del neo Partito Armato hanno saputo distoglierlo
dalla sua missione professionale.
Grazie, Carlo.
Per aspera ad astra...via Billionaire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"..francamente me ne infischio!"

montelli

Sor Vichi ha detto...

Il solito qualunquista...