5.3.07

Civis Francavillensis Sum


"Ma che, stai a mette i piedi sotto ai miei?"

Da sempre le sortite in terra oraziana sono state prodighe di personaggi
e quadretti boccacceschi: dalla buonanima del benzinaio,
storico acerrimo rivale del vecchio Valdo, stoico nel negare rifornimenti
per un importo inferiore alle 5 mila lire - chiamando in causa, laconico,
presunti congegni di autotaratura delle pompe erogatrici -;
all'ottuagenario gestore dei bagni Lo Squalo (a metà tra "Il vecchio e il mare"
di Hemingway ed Ennio Antonelli in Sapore di mare), il quale,
alla prima increspatura d'onda scorta, per non saper né leggere né scrivere
(e, probabilmente, nemmeno nuotare) issava bandiera rossa, ammonendo severo
noi spavaldi gianburrasca: "Se v'affogate, io là vi lascio!";
passando per l'edicolante dalla nota edicola esplosa (scaltro quanto un agente del KGB con sventurati acquirenti di pubblicazioni vietatissime ai minori),
che non trovando modo migliore di esporre gli arretrati che la stipavano, dal signor Bonaventura all' Intrepido, pensò bene di allestirli sul marciapiede di viale Alcione,
sconfinando fino alla pensilina del 21; per arrivare alla temutissima famiglia dei Lalli,
ladroni di comprovata fama, possessori nell'intera giurisdizione teatina,
del cartello della celeberrima pizza gnè nu ped' (come un piede, ndt),
secondo tradizione da innaffiarsi con l'altrettanto famigerata birra call' (calda, ndt)
e rigorosamente analcolica di casa Angelucci.
(..Che ingrati che siamo, ed il buon Orlo che c'ha sfamato, vestito...).
Ma questa sorta di terra promessa sarebbe rimasta Eldorado
di pochi eletti pionieri se, d'un tratto, il dialetto delle tribù locali non avesse contaminato l'idioma pescarese.
Sempre più spesso, ormai, s'odono infatti tra i vicoli dei bagni borbonici
o le tonnare della marina, "parole che dici arcane", quali taraff, pic, ed altro.
Giunti a questo punto, pare dunque doveroso fare ordine.
La struttura completa di questo urlo di battaglia della tarda era Mesozoica
è, come molti forse già sapranno, Taraff, Pic, Coc, Der (oppure Derr, dipende dalla tribù di provenienza), Bucalatrecchie (o alla crecchie).
Superate le diatribe interpretative circa l'etimologia dei primi quattro versi - rispettivamente, Che tu vada a fare nel culo, Pene, Vagina, Sacca scrotale, nell'accezione di individuo non particolarmente acuto -
resta apertissima la disputa degli studiosi intorno all'ultimo verso;
il cd Buco alla trecchia o alla crecchia, stando alle più recenti pubblicazioni del dipartimento di archeologia di Oxford, presieduto dal dott. Cherstich Luca
(alias Cherlo), pare consista in una perforazione violenta e lacerante
nell'area pubica femminile (praticata, si ipotizza, nel corso di rituali orgiastici
beneauguranti prosperità per le giovinette autoctone).
Tuttavia, la spessa coltre di mistero in materia pare ancora lungi
(a differenza della trecchia) dall'essere bucata.
In ultimo, pare doveroso ricordare l'episodio scatenante
la contaminatio linguistica in questione:
pare che il buon Fernando (noto ai più come Fernandel o Sor Tutina
- dal consueto abbigliamento domestico sfoggiato -),
nel corso di una tenzone verbale con una mendicante di origine slava
("papà è di Zara!!" - ma questa è un'altra storia.. -)
abbia, a mò di esorcismo dell'anatema ricevuto dalla suddetta questuante,
scagliato, dal finestrino della celeberrima Renault 5, i suddetti arcaici improperi, suscitando prima lo sgomento, poi la fatale fascinazione del buon Orazio
al suo fianco.
Da ciò, l'ardita ipotesi, dal suddetto caldeggiata, di presunte doti parasciamaniche
del buon Fernando - ad ogni modo, indiscusso supremo sacerdote del Taraff -.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la Braina!!! la Braina!!
e poi uno dice che "abbiamo rimasto in pochi a parlare l'italiano".

volevo essere più prolisso ma sto a pezzi. viva viva. viva.
cy

Sor Vichi ha detto...

A' Cire', mica ho afferrato tanto 'sta Braina...Grazie della visita, ad ogni modo! So di notti brave con Lucignolo Montelli nel paese dei balocchi pratelliano...giustificato!!

Anonimo ha detto...

eeeeeeeeee

partiti, subito 3 birre nella fase pre-cinema in 70minuti.

poi si prosegue con kebbbab, indi, osvaldo, birra, barazzo, birra, mutenaye, ddu birre, barazzo, birra, binos averna e rum.

scoppole varie alla play....

cirello parte...e per il momento pare non mi abbiano fregato nulla!!!

montelli

Anonimo ha detto...

Grazie all'Orlo t'ho beccato pure sto blog.
Beh, chiaramente la tua epiza Francavillese mi fa tornare in mente i tempi di noi triade di visitatori pazzi di Villa Angelucci.
Abbiamo però dimenticato elemnti essenziali del Francavillismo:
1) Cane (bastardissimo) che abbaia a tradimento, solo per prendere al volo sputazzi dal balcone
2) Console Nintendo datata almeno 5 anni prima dell'anno della visita (ovvero il 1996, perciò datata al 1991)
3) Il pirulicchio\uccello finto che prende le sigarette dal box di legno
4) 2,5 kg di pasta per numero 4 persone giovani alle 14.00 del 19 luglio 1998.
5)buddy (cazzo Mario, quello non ce lo hai mai fatto giocare)
6)Foto ricordo sotto l'albero di Natale
8)Campetto di pallacanestro dello Squalo. Temutissimo dai più per la sabbia che fa scivolare.
9) la tristezza di Francavilla invernale
10) la tristezza di Francavilla estiva
11) noi che ci piace lamentarci di rito della tristezza Francavillese eppur siamo stati dipendenti dall'Oraziata per anni! Cazzo che belli anni!!
12) Pediluvio rituale di fine estate. Effettuato almeno 3 o 4 volte tra il 1995 ed il 1999.
13) le mie basette giovani
14) Orazio non c'è
15) andatevene
16) La macchina buona di Fernando
17) il salotto buono di Fernando in cui la leggenda urbana voleva ci fosse una mitologica, e mai vista, foto di Orazio bimbo in kimono per il corso di judo
18) mezzi di locomozione più assurdi usati per raggiungere il loco. Esempi sono:
a) motorino sfiammato di Alessandro finanziato a botte di 500 lire
b) motorino sfondato di Mario
c) bicicletta mia rubata a mio padre. Ovviamente da buttare a terra (con violenza) perchè non ha il cavaletto.
19) Orazio che in canoa arriva fino alla piattaforma
20) Gli appunti di biologia di Orlo che un pomeriggio si impazzì sui piselli di Mendel (con sonttintesi inclusi)
21) La serie di videocassette ORIGINALI del grande Sean
22) Orazio che misura le altezze di tutti noi che ci facciamo allungare i capelli:
a) io tipo zingaro con gli audaci orecchini ai lobi
b) tu con capello lungo che definivamo crescere "tipo colbacco"
c) Mario che mi ricordo disse che preferiva i capelli lunghi zozzi, perchè attraevano di più
23) Noi che ci ostinavamo a giocare a pallacanestro con quelle cazzo di converse puzzolenti (tu nere io rosse) messe a pelle-a-nudo. Ngulo lo facessi ora perderei le dita dei piedi per i calli
24) i miei stivaletti maltesi
25) Orazio con la maglia\asciugamano
26) il finto shiacciasette giocato mentre ci si faceva il bagno
27) il sedile della mia macchina (che nel 1998 era una uno di 3 mano)fracico perchè no ciabbiamo l'asciugamano per dopo il bagno
28) l'associato culo che prude per quel cazzo di sale di mare post bagno
boh, mò mi tè sonno, ma potrei continuare all'infinito, cazzo che anni

Sor Vichi ha detto...

Ciao porco!!
Sono senza parole, davvero!
Tu mi insegni, caro Cherlo,
che l'Oraziade è senza fine...
ma se possibile hai rievocato il rimosso più profondo!
La tristezza, poi, come la francavilla sia estiva che invernale, è sempre dietro l'angolo. Hai ragione, cazzo...
che anni! La meglio gioventù!!
P.S.
Proporrei agli altri maiali
di votare il nr preferito;
il mio, su due piedi, é:
14) Orazio non c'è
15) andatevene
(con Orazio che si nascondeva dietro la tenda...)