10.6.13

PERCHE' QUESTI PENSIERI...

Perché questi pensieri? Non è la solitudine.
Non vaghiamo dentro una stazione...


Perché una strada desolata
più dell'estate che la percorre,
sa evocare quelle morti
senza scampo né liberazione
quanto mai la stessa miseria urbana
cristallizzata nell'invernale pallore?

Perché per me
che ancora ho chiavi
di porte che si lasciano aprire,
un dentro, pur di rade pallide mura,
protegge dal solo freddo esterno,
che non l'invade come riesce la calura;
un dentro si ostina ad esser riparo,
serbarsi altro dal fuori e la sua paura...

Solo per me
che, spesso dimentico
del perché, continuo
a salmodiar benedizione,
sfiorando queste mie chiavi
come quelle altrui mani
quando scivolavano già altrove.


Un'estate, l'ennesima,
in cui non finire pazzi
quanto Van Gogh in un caffè

2 commenti:

Orazio ha detto...

Domenica scorsa,in una Piazza Salotto troppo piena di folli sportivi,invadenti,e in un Corso Vittorio Emanuele sguarnito di umanità,prima di giungere alla macchina,di pranzare,con un cerchio di rame come sole.

Anonimo ha detto...

E non un muro d'orto che sopravviva, immagino...

Vilco color seppia