28.5.13

Il coraggio, uno non se lo può dare.

All'indomani di questo subitaneo ritorno alla realtà, solo amarezza e rabbia per essersi così infantilmente illusi. Illusi che per questo Paese ed i suoi arroganti sudditi - ossimoro solo apparente - l'idea di politica e di partecipazione possano essere qualcosa di più pulito della partitocrazia, con i suoi proclami miracolistici ed il suo borbonico clientelismo (che a livello locale sfoggia la sua migliore inossidabilità). Ci siamo sbagliati (mi ostino al plurale perché ancora voglio credere in pochi degni di un 'noi') ma forse non avremmo neppure dovuto tentare? Interrogativo che potrebbe estendersi sino ad acquisire una valenza esistenziale...


1 commento:

Orazio ha detto...

Proprio ieri sera,in risposta a un Fernando costernato dinanzi all'acclarata impossibilità di qualsivoglia cambiamento dell'Italica Questione ho pronunZiato le seguenti parole:
"io ci ho provato a dargli la spinta (a Grillo) "nel mio piccolo" (cit. Diego Abatantuono ne "Gli amici del Bar Margherita - che,ricordiamo,è in Via SaragoSSa - ),il tentativo andava fatto".