9.3.12

GLI ALIBI DEI PREPOTENTI

"Non sono l'intelligenza o la coscienza ad aver fatto nascere le cose ma il dolore"


In ogni scritto
e in fondo ogni vita,
l'autocensura intimidita
dal patetico spettro della retorica
è già una resa: resa incondizionata
ai legislatori del lessico, ai giudici del pensiero.

E' qualcosa di ben più umiliante,
più avvilente della rinuncia ad un'esistenza.
E' chiederne il permesso.

E se tutto sembra già detto, vedete,
non sembra servito affatto.
Allora il come dire, credete,
non resterà esercizio di stile:
non fin quando una ferita
sarà testimone della vita.


Ad Antonin Artaud.
Che il suo dolore, le sue angosce
che nessuna medicina ancora conosce,
continuino a nutrire, in qualcuno di noi,
una nausea altrettanto inguaribile
per la rinuncia, per il compromesso
d'ogni richiesta, permesso


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