18.2.12

AMICI IN COMUNE

Ho avuto un amico.
Così al tempo
necessitavo considerarlo.

Devoto marxista parlamentare,
già limava un’eloquenza elettorale
nel sogno da eminenza grigia
sin dentro l'alba livida 
di un’esistenza bigia:
mortificante consolazione
d’ogni anonimo consulente comunale.

Ma laddove il cuore
ne ha rinnegato la memoria,
giunge a sostegno la mia mente
nel ritrarlo comunista coerente:
l’intero suo giorno di gioventù
consumato a dir proprio l’altrui
o a lottare per farlo tale.
 
  
Ad ogni abbraccio
che ci appare fraterno,
come qualsiasi seno materno
ed un povero coito quasi eterno
Quando il sole è ormai tramontato
nell’ultimo bicchiere appena vuotato

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