17.11.11

PORNO

Finché un giorno non vedi,
quel giorno in cui riconosci
visi gemere di dolore, ani rotti lacrimare.
Ed hai un bel credere di non capire,
quelle torture sono vere.
Ma non c'è tempo, né rifugio
dove ancora perquisire le vittime,
interrogare i loro carnefici:
qui, in questo luogo comune
di colpevoli ammucchiati con gli innocenti,
c'é solo il male.
Ogni loro pene indifferente
scoppia dello stesso male tagliente
che gonfia il tuo, impotente.
Ora sai ciò che hai sempre ignorato.
Ciò che non sai
è come potrai, da oggi in poi.
Di te, unico giudice e superstite, che farai?
A te, che dirai?
Ti assolverai o condannerai?

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