15.11.11

Ah... ma allora lei è 'anti'... come me!

Ora che quello lì si è dimesso, ci terrei a dire una cosa "... non di sinistra, di civiltà".
Una cosa squisitamente politica, al netto delle necessarie implicazioni sociologiche e antropologiche che pure mi premono ben di più, ma sulle quali mi sono già largamente speso. E vorrei dire che Berlusconi io non l'ho votato, mai, e tanti altri come me, ma in questi anni mi sono sentito, e mi ritengo, berlusconiano, così come ritengo berlusconiana la gran parte degli italiani. Mi ritengo berlusconiano come ritengo fascisti i nostri nonni, democristiani, comunisti e poi socialisti i nostri genitori. Indipendentemente dal voto, che non è richiesto, "non ora, non qui", né per esprimere adesione ad una forma di potere, né per l'affermazione di un'identità. Se Berlusconi si candidasse ancora, forse a questo punto lo voterei pure: giusto per aggiungere, nel paese delle rassicurazioni burocratiche, un ultimo, esplicito assenso de iure al mio, e nostro, ormai comprovato silenzio assenso de facto. Giusto per dare ad un italiano, me stesso nella circostanza, il brivido della vergogna vera, profonda, intera, la sola dalla quale potrebbe nascere "un giudizio netto, interamente indignato". Quanto a voi, vi lascio la libertà che il vostro culto per il giuoco democratico vi tiene in caldo, e dunque se altrimenti non sapete fare, "provate pure a credervi assolti..."

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