12.10.11

L'OSTINAZIONE DI UN NON AMORE

Non è raro, qui, sentire
e strette alla maniera del sud:
non più raro, per me,
che concedermi di pensare a te.
Indugiare per pochi minuti
tra quei pochi giorni
che l'un l'altra ci siamo concessi.
Ti ho amata, forse, un giorno.
O forse un giorno intero non è scampato
all'incedere lento, solenne di quell'inquietudine
da cui presto o tardi lasciarsi spingere
o trascinare altrove.
Ragionando, potrei affermare senza smentite
che quello non potè dirsi amare.
Ma, insieme, mi chiedo cosa ci fosse in quel breve giorno,
in quelle sue lunghe ore di consapevole illusione
che sopravvissuto agli anni, agli altri, a noi,
a volte ancora mi cammina accanto, sfiorandomi la spalla
senza imbarazzo né insistenza, senza lacrimosi ricatti o invadenza.
Cos'è che dà ad una e appena più stretta
quanto basta per stringere, lieve e chiara come neve,

quel poco di vita nel mio petto assopita.

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