22.10.11

AL DOTT. DESTOUCHES

Uno scoramento trafelato 
- dovuto direi, a poter ancora nutrire
quel Suo sdegno nato stremato - 
per la mesta quaresima dei miei giorni
che precede la magra processione dei talenti
sporti, avvolti come tremanti consorti,
sull'abisso di quel mare
che da sempre ci divide, placido e solenne.
Cui è seguito, misterioso, 
un gagliardo richiamo di bianca pagina
lungo cui la penna s'affretta fedele
al fianco di questa mia pena d'anima
della vita nata avida 
quanto del vivere, ahimé, pavida.

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