2.8.11

TRA SPERANZA E DISPERAZIONE

"Resterai per sempre orfano degli amori adolescenziali che non hai conosciuto"


Houellebecq sostiene, a ragione, che infanzia e adolescenza contengono in divenire i principali moti esistenziali, le elementari dinamiche sociali. A dimostrazione, basta frequentare una tantum  uno spogliatoio maschile, un parcheggio di centro commerciale, un party aziendale ad un certo grado di rilassatezza del bere. Qualsiasi circostanza, in definitiva, ove cadano quelle residue auto ed etero censure erette a storica illusione che crescita ed  invecchiamento implichino un’evoluzione, quando non una sublimazione, d’ogni primaria pulsione.
Ancora, una discoteca - o quale che sia l’attuale definizione di una massa bianca, eterosessuale, estranea, pagante, riunita sotto l’alibi di un suono potente, disinibita in vario grado da stimolanti e semibuio avvolgente.
Luoghi simili non potranno che apparire, ad occhi attenti e non asciutti d’indifferenza, riserve d’umanità direi commovente: dove il grottesco, la dignità, il realismo stesso, assistono impotenti al dispiegamento di energia meccanica alimento d’una irresistibile coazione tra i poli dell’attrazione e della repulsione, tra le prospettive della speranza e della disperazione.  


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