11.8.11

LA SOLITUDINE DELLE PIZZE AL TAGLIO

Voi orfane finestre, nel vostro buio quanto ho cercato...
E voi magre lamiere, gementi ad un vento stremato...
 
Quell'intera visione di quieta, composta disperazione,
ermetico asilo di questi occhi imploranti  
pietà estranea ai lamenti sguaiati, edificanti
che, spoglia d'ogni pudore, laida insinua la televisione.

O pizze al taglio... desolazione muta,
anonimo riflesso delle nostre ultime ore, 
sapete a sera impallidire ciò che muta
e non muore, ancora, in un solo cuore.

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