14.7.11

GENDER RACISM

Si chiosa con esibita eloquenza che il maschio è incessantemente eccitato.
Si tace con colpevole ignoranza che i suoi genitali, dolorosamente pendenti,
portano l'involontario fardello dell'iniziativa riproduttiva.

Niente di più artificiale del concetto di naturale.
La nostra vita fisica ed interiore è infatti fondata, sviluppata su un progressivo indebolimento ed alterazione di ogni elemento naturale, sino alla sua eventuale negazione.
Ne discende l'iniquità di ogni giudizio e gerarchia di valore attribuiti arbitrariamente alla specificità strutturale maschile e femminile. Che pure sono complementari ed entrambe, ancora, essenziali ad una riproduzione della specie che possa dirsi naturale.
O ancora, il subdolo razzismo sociale che subordina il richiamo sessuale, la legittimità anche della pura pulsione, ad un giudizio eugenetico di valore estetico. Giovinezza e bellezza quali requisiti imprescindibili per poter provare a rivendicare una qualsiasi soggettività erotica, e dunque esistenziale.

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