13.4.11

LE SIGARETTE DELLE DOMENICHE 

Le sigarette delle domeniche
che giacciono appartate. In mattine vuote, tra pareti stropicciate.

Le sigarette delle domeniche
l'una dall'altra separate. Piano o d'un tratto: come facce, voci, strade attraversate. 

Le sigarette delle domeniche
colme e poi vuotate. Di qualcosa che è stato: appena ieri, quando domani sembrava ignoto o dimenticato.

Le sigarette delle domeniche
che serviranno a qualcuno. Come serve in silenzio un vecchio compagno di solitudine.
O andranno gettate, tra propositi e maledizioni, come un gioco rotto a fine estate. 
Come impaccio di un'età che non si vuol più avere, nè ancora ricordare.

Le sigarette delle domeniche 
che non sono bruciate. Di ore attese, ore mai arrivate, ore solo sperate.

Le sigarette delle domeniche
che sanno di ieri ormai lontani arsi nell'alba di domani. 


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