LA STAGIONE
Sei tu la mia stagione
Sei tu mia primavera:
Ancora figlio, solo invocante
Sei tu la mia stagione
d'ogni più ingenuo magone.
Dal sonno di stanca ragione
l'eterno risveglio d'illusione.
Sei tu mia primavera:
terra fertile, straniera.
Ti attraverso clandestino
ancora solo nel cammino
di ritorno al volto paterno
avvolto in un lontano inverno.
Ancora figlio, solo invocante
una voce grave, rassicurante.
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