28.10.10

LETTI SINGOLI


Mi hai amato.
E non mi spezzi il cuore, lasciandomi:
l'hai già fatto, prendendomi.


Ma dovevi, per riempirmi di ciò che,
ora, andando, porterai con te:
gli occhi, lasciando il bagliore
il corpo, il calore
la vita, il dolore.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

no!

rbl

Anonimo ha detto...

No cosa? No che non hai mai letto poesia postmoderna a 'sti livelli? Come darti torto... Ma se per no intendi invece 'no ecco che il sor ha beccato l'ennesima sardella 'mbacc' a li dint', ti ringrazio della premurosa partecipazione ma... no! Sono ancora felicemente in love: dirò di più, al bigliettino "ti vuoi mettere con me: sì/no" lei ha apposto la propria crocetta (rosa) sul sì. Ora magari ne risentirà l'arte (e insieme la letteratura italiana tutta) che, vuoi o non vuoi, si alimenta di mancanze: ma a me che me frega. Scelgo la vita, per dirla con il pel di carota Mark Renton.

Sor just a perfect day...

Anonimo ha detto...

bravo sor,
datti alla vita!

abituato alla tua poesia istantanea, in effetti temevo nel peggio. e sono contento per te, anzi mi permetto un plurale, per voi.

io però, al di lei posto, mi sarei rifiutato di apporre la crocetta, dinanzi al tuo grave errore di non contemplare la terza, temutissima casella, il "forse". sei un uomo fortunato.

rbl pizzinologo

Anonimo ha detto...

L'opzione "forse"! O "non so", dipende dalle scuole di pensiero... come ho potuto dimenticarla! E sì che era la più gettonata dalle mie (puntualmente mancate) muse adolescenziali! Vabbè, si vede che sono proprio fortunato... ma nun me starò già a rincojonì? Ad ogni modo, ringrazioti di cuore per gli auguri, che ho già provveduto ad estendere. Ti attendo per le tristezze musicali che preannunziasti. Cerea.

Sor