29.8.09

"L'avrai. L'avrai. Con slancio e con amore.
L'avrai ma tu non sai il prezzo che dovrai pagare."

Renato Zero - Un uomo da bruciare


"Il sesso è fondamentalmente una competizione fra (i geni di) uomini e donne. E questa competizione non solo determina gran parte della nostra vita, ma spiega anche perché gli uomini siano naturalmente poligami, e le donne ossimoricamente monogame e adulterine.
L'uomo ha, infatti, tutto l'interesse evolutivo ad avere il maggior numero di figli al minor costo possibile.
La donna ha, invece, i contrapposti interessi evolutivi di trovare da un lato un compagno stabile e affidabile che l'aiuti ad allevare una prole
che richiede un lungo svezzamento, e dall'altro un partner sessuale che sia il più possibile valido geneticamente: e, come si sa, l'identikit del bravo marito non coincide con quello del bravo amante."

Piergiorgio Odifreddi - Il matematico impertinente



Una cosa che mi ha sempre intristito nella vita della coppia è quell'ostinazione a star bene insieme.
Quella, ora disperata e commovente ora prepotente e odiosa, pura aspettativa di essere, come si diceva una volta, fatti l'uno per l'altra.
Pura, nel senso kantiano di non desunta dall'esperienza: dal tentativo cioè di conoscere sé e l'altro, ma dettata solo dal proprio bisogno di socialità nel migliore dei casi, e di egoismo nel peggiore - anche qui, egoismo nella rigorosa etimologia di affermazione dell'ego. E lo stratagemma che ho visto escogitare da questa gente è dimenticarsi, se mai l'avessero saputo, che nei rapporti affettivi, erotici e più genericamente sociali si attraggono individui di sesso opposto - non sempre, per fortuna: ma a me questo è stato dato di osservare. Probabilmente sarebbe troppa fatica - fisica, mentale, emotiva - prenderne atto, e allora si tara la relazione sui bisogni di uno dei due sessi. Ne consegue che se l'uomo non è "fedele" (continua a sfuggirmi il significato di questo termine) allora non "ama abbastanza" (la quantificazione dei sentimenti mi ricorda un po' quando da bambino provavo a contare i granelli di sabbia della spiaggia); mentre se la donna non condivide in pieno appetiti ed immaginario erotico dell'uomo è frigida, repressa o più semplicemente una stronza.
Per quanto mi riguarda, l'essere stato escluso dai giochi per lunghi tratti della vita mi ha obbligato a tentare faticosamente, prima di iniziare finalmente a giocare, una qualche conoscenza di me e degli altri che, se pure non mi abbia ancora regalato gli stati di gioia assaporati in altre relazioni umane, quantomeno ha limitato quelli di dolore che puntualmente mi avrebbero asfaltato se la mia avara adolescenza non mi avesse chiuso in tasca quei voli, di cuore e di uccello, che avidamente fantasticavo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

a sor,
ma vuoi più bene alla mamma o al papà?

zio rbl

Anonimo ha detto...

tra parentesi mi compiaccio della rinvigorita fertilità,
bloggara intendo.

Anonimo ha detto...

Mi rallegro dei tuoi rallegramenti, mio caro zietto! Scegliere tra Laio e Giocasta sarebbe un torto che ancora non mi assumo la responsabilità di consumare. Quanto alla ritrovata vena produttiva, pare ormai evidente che sia il premio per il dolente taglio del (post)moderno cordone ombelicale faccialibresco. Che aggiungere, mio caro? Beh, sempre per non smentire la mia fama di citazionista folle: "Lavoro molto. Sì, sto lavorando molto. Soprattutto sul rapporto con mia madre. Sì, vivo ancora con lei... Ancora per poco... Autoanalisi, Gustav! (Jung, nda)
Qui si fa dell'autoanalisi!"
A te ora, uomo di cinema, sciogliere l'enigma proposto dall'uomo della strada!

Sor (ex) ragazzo del popolo che vorrebbe non l'abbagliasse la modernità

Anonimo ha detto...

quindi mi stai a dire che hai ridato una nuova accelerata alle pugnette?

Anonimo ha detto...

Caro il mio anonimo (più Nane che Montelli, mi sa),
su quelle sono sempre stato ghèn ghèèèn... se non il prrimo uno dei prrimi!

Sor (pecchè c'ha pruàte)