19.8.09

Estensione del dominio della lotta

Sto per finire il mio ultimo romanzo di Houellebecq e già mi manca.
Quel suo essere così poco consolatorio, così profondamente umano.


"Di per sé il desiderio - contrariamente al piacere - è fonte di sofferenza, di odio e di infelicità.
E, questo, tutti i filosofi - non solo i buddisti, non solo i cristiani, ma tutti i filosofi degni di questo nome - l'hanno capito e insegnato.
La soluzione degli utopisti - da Platone ad Huxley passando per Fourier - consiste nell'annientare il desiderio, e le sofferenze connesse, organizzandone l'immediata soddisfazione. All'opposto, la società erotico-pubblicitaria in cui viviamo si accanisce a organizzare il desiderio,
a svilupparlo fino a dimensioni inaudite, al tempo stesso controllandone la soddisfazione nel campo della sfera privata.
Affinché la suddetta società funzioni, affinché la competizione continui, occorre che il desiderio cresca, si allarghi e divori la vita degli uomini."

Michel Houellebecq - Le particelle elementari

2 commenti:

un Houellebecq scettico ha detto...

quindi secondo te Houellebecq non è un paraculo. ci penserò meglio.

Anonimo ha detto...

Che sia un paraculo o meno è una questione che mi vede agnostico.
Alla fine mi interessa leggere un libro scritto da qualcuno, e sono pochi a mio modesto giudizio, che abbia qualcosa da dire. E mia dia occasione di pensare, condividere o no, incazzarmi, commuovermi. Il resto è roba da uffici stampa.

Sor (sbattezzato, ricordiamolo)