22.3.09

Confesso che ho vissuto

"Se siamo fortunati, non importa se scrittori o lettori, finiremo l'ultimo paio di righe di un racconto e ce ne resteremo seduti un momento o due in silenzio. Idealmente, ci metteremo a riflettere su quello che abbiamo appena scritto o letto; magari il nostro cuore e la nostra mente avranno fatto un piccolo passo in avanti rispetto a dove erano prima. La temperatura del nostro corpo sarà salita, o scesa, di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare regolarmente, ci ricomporremo, non importa se scrittori o lettori, ci alzeremo e, creature di sangue caldo e nervi, come dice un personaggio di Cechov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la vita. Sempre la vita."

Raymond Carver

3 commenti:

Anonimo ha detto...

passo alla mia prossima occupazione.

rbl

Anonimo ha detto...

Eh eh... forse l'unica che non risente della crisi dell'impiego.

Sor sindacalista (alcuni settori... tengono! Qualche movimento lo azzecchiamo... in parte!)

Anonimo ha detto...

non ho mica detto quale fosse!
sei proprio un sor ben/malpensante!
in ogni caso un sor prevenuto,
un pre-sor,
se vogliamo dirla alla Filippo K. Cazzo.

pre-bbiello