16.5.07

Non c'è più la mezza stagione...





"...quattro pensionati
mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là,
col tempo che fa,
estate e inverno
a stratracannare
a stramaledire
le donne, il tempo
ed il governo."








E’ stato reso noto a Londra il risultato di una ricerca commissionata dalla Christian Aid, un’importante organizzazione cristiana di beneficenza del Regno Unito, realizzata consultando i più autorevoli esperti internazionali sulle conseguenze del riscaldamento globale.


Intitolata “Human tide, the real migration crisis", mostra un drammatico futuro
che potrebbe concretizzarsi intorno all’anno 2050. Un miliardo di persone potrebbe essere costretto a lasciare le proprie case, il proprio lavoro, il proprio paese, per rifugiarsi altrove. Tutto questo, ovviamente, se i disastrosi effetti del cambiamento climatico non saranno arrestati o contenuti quanto prima. Il rapporto osserva che già oggi 163 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare il paese d’origine, acquisendo lo status di rifugiati secondo l’Onu, a causa di guerre, catastrofi naturali e grandi progetti industriali. Ma in poco più di quattro decenni questo numero potrebbe moltiplicarsi per dieci: entro l’anno 2050, sostiene Christian Aid, altri 50 milioni di profughi saranno stati creati da conflitti e violazioni dei diritti dell'uomo, 250 milioni da inondazioni, siccità e fame, 645 milioni da progetti come dighe, deforestazione e grandi imprese industriali. Si aggiungano, poi, quelli che migreranno attirati dal falso mito del benessere del mondo capitalistico.


Sarà una migrazione di massa che, pare, scatenerà nuove guerre e spaventose tensioni. Il rapporto sostiene che nel 2080 tra 1 miliardo e 100 milioni e 3 miliardi e 200 milioni di persone non avranno abbastanza acqua, e fra 200 milioni e 600 milioni di persone non avranno abbastanza cibo. Inoltre tra i 2 milioni e i 7 milioni di persone saranno interessate dal sollevamento degli oceani, effetto direttamente collegato al riscaldamento del pianeta.

Gli scienziati interpellati da Christian Aid predicono infatti che nel corso di questo secolo la temperatura media della terra salirà tra 1,8 e 3 gradi Celsius a causa delle emissioni di gas nocivi, mettendo così a repentaglio l'esistenza di centinaia di milioni e forse di svariati miliardi di persone.
I principali responsabili del cambiamento climatico sarebbero i paesi più sviluppati. Arricchitisi - e qui spunta il Carlo Marx che mi porto nel taschino - proprio grazie ad un sistema capitalistico fondato sullo sfruttamento degli uomini e delle risorse, spesso proprio dei paesi più poveri.
Ammetto che non tutte le nazioni si distinguono per la criminale ignoranza dell'amministrazione Bush.
Ma quel nonnetto barbuto che fa capolino severo, chiosa perentorio che, finchè avremo solo sudditi e consumatori ed una politica economica asservita al profitto, ogni intervento serio sarà impossibile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"sei un cretino"

montelli

Sor Vichi ha detto...

E tu, ascolta un cretino...