26.4.07

Avanti o popolo alla riscossa!

Nel novembre 2006 prende vita un commissione bicamerale antimafia per la prima volta presieduta da un comunista, Forgione, in un governo di centrosinistra.
Due dei membri nominati, probabilmente per l'esperienza maturata sul campo, sono Paolo Cirino Pomicino ed Alfredo Vito.
Sui curricula dei due galantuomini: il primo è stato condannato in via definitiva ad 1 anno ed 8 mesi per finanziamento illecito dei partiti (tangente Enimont) ed a 2 mesi, patteggiati, per corruzione per fondi neri Eni; il secondo ha patteggiato 2 anni
e restituito 5 miliardi per 22 episodi di corruzione a Napoli.

Seguono polemiche e naturalmente promesse, da parte di vari esponenti della maggioranza, di revisione del collegio antimafia. Ma dopo circa 6 mesi i due galantuomini sono, inspiegabilmente, ancora al loro posto.

Non ci resta, per questo successo storico nella lotta alla mafia, che ringraziare la maggioranza di governo più a sinistra della storia di questo paese ed, in primis, il Parolaio Rosso Bertinotti.

Lui, così sensibile alle istanze delle masse da dedicare ai lavoratori tutti la sua nomina alla presidenza della camera, potrebbe degnarsi di spiegare a quella stessa categoria che continua ad assicurargli lo stipendio, come mai non esercitò quantomeno il diritto di veto alla nomina di suddetti mascalzoni, come era materialmente nelle sue facoltà istituzionali. Ci provi, almeno.

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