12.3.07

Per non dimenticare


Bologna, 11 marzo 1977. Nel corso di scontri tra forze dell'ordine e manifestanti, Francesco Lorusso, studente di medicina di 26 anni, militante di Lotta Continua, venne raggiunto alle spalle, mentre fuggiva, da un colpo di pistola. Morì sull'ambulanza che lo conduceva in ospedale. Testimoni riferirono di aver visto un agente esplodere una serie di colpi di pistola ad altezza d'uomo, appoggiando il braccio armato su un'auto parcheggiata.

Dall'interrogatorio di Massimo Tramontani, carabiniere ausiliario, uccisore di Francesco Lorusso - prosciolto "perchè aveva fatto uso legittimo delle armi" -: "Una bottiglia incendiaria si è schiantata sulla porta sinistra del mio autocarro... Negli attimi in cui tutto ciò accadeva ho visto un gruppo di persone sulla mia sinistra... Ricordo alcune immagini: quello che ha lanciato la bottiglia; un altro con un fazzoletto bianco sul viso che lanciava cubetti di porfido. Sono sceso dall'autocarro. Mi sono trovato di fronte tutta quella gente, parte della quale continuava a lanciare oggetti, parte stava a guardare il lancio sorridendo, qualche altro si allontanava. Allora ho estratto la mia pistola calibro 9 e ho sparato sei colpi in aria. Dopo i primi due colpi quella gente non si è spaventata. Indietreggiavano ma continuavano a fronteggiarmi. Molti di loro avevano oggetti in mano, ritengo cubetti di porfido. Allora ho fatto due passi verso di loro e, tenendo il braccio alzato, non in verticale, ho sparato uno dietro l'altro quattro colpi.
A questo punto si sono dati alla fuga".

Nello stesso procedimento fu coinvolto anche un Capitano dei carabinieri, Pietro Pistolese, accusato di aver dato l'ordine di sparare, ed a sua volta successivamente prosciolto.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

se vai a manifestare e lanci molotov o altri oggetti cosa aspetti che ti torni indietro, un mazzo di fiori??

montelli

Sor Vichi ha detto...

Conosco bene le tue posizioni e sai che in linea di principio le condivido - pur con i mille distinguo, per me doverosi, su vicende così drammatiche -.
Il post voleva essere occasione di ricordare la singola vicenda, nonchè una stagione, quella del '77 bolognese, comunque importante della nostra storia recente.
Credo si colga il tono neutro che ho cercato di tenere, proprio a lasciare spazio alle opinioni più diverse, nonchè a sottolineare come, troppo spesso in fatti del genere, torto e ragione sono ben distribuiti tra le controparti.
Ad ognuno, poi, il legittimo diritto di "quantificare".

Fre ha detto...

Trovo molto giusto ricordare quel periodo, convulso e difficile da definire. Non mi piace che se ne ricordi solo l'aspetto rivoluzionario o quello più oscuro, perchè penso che di fronte alla morte di un ragazzo ucciso da un altro ragazzo, ad essere sconfitta sia la patria, intesa come società di persone che dovrebbero cooperare per lo sviluppo di un sistema più giusto e basato sulla solidarietà. Dietro i morti, dietro le violenze, vedo solo sconfitte. E intravedo gli spettri di manipolatori occulti, che non riesco ad identificare ma fanno paura.

Anonimo ha detto...

oooh, sor vihci, finalmente un'interfaccia decente.
cy

Anonimo ha detto...

anche se la vedo troppo simile a una di mia conoscenza...
cy

Sor Vichi ha detto...

Caro Freduzzu, trovo molto sano - e non dietrologico, come vorrebbero tanti faziosi - non smettere di domandarsi, non prendere per buone "le verità della televisione" su tante, troppe vicende oscure del nostro Bel Paese. A riguardo della tua constatazione di sconfitta, ti risponderei ancora con il caro Faber:
"...non ci sono poteri buoni."

Sor Vichi ha detto...

Grazie Cire'! Man mano che prendo confidenza col mezzo, il blog assume una certa personalità...
Ma a qualche pietra miliare (o emiliana..)dovrò pur ispirarmi, no?

Anonimo ha detto...

Oh, Alessà, l'altra volta dicevamo di Cappa.
Ma Orazio sul quel cazzo di blog la sta sfidando in quanto ad essenza.
Secondo te quanto resiste?

Sor Vichi ha detto...

A' Lù, quello secondo me s'è già scordato che ha aperto il blog!!
Oppure scrive solo alle feste comandate, che sennò "il meccanismo soffre"!

Anonimo ha detto...

Ma ciavrà (voce del verbo "ciavere/ciavare")
un computer buono come il salotto buono o la macchina buona

Anonimo ha detto...

Oggi Orazio è triste.
Macchè triste e triste!

Anonimo ha detto...

Oggi Orazio cià i cazzi suoi.
Per questo non blogga.
Certo però che Orlo in riformatorio non ce lo vedo proprio

Anonimo ha detto...

I ragazzi stanno dommendo...

Anonimo ha detto...

doooommmmmono

Fre ha detto...

allora aspetto un caffè! ciao, fredo