13.5.13

Si sfugge a ciò che non si comprende?

Ultimamente assistiamo ad un gran parlare di violenza sulle donne. Bene che se ne parli, male che ce ne sia motivo. Detto ciò con correttezza politica ai limiti del lapalissiano, mi piacerebbe sottoporre, ad un'ideale interlocutrice credibile, la seguente questione: ma di quanto tempo ha bisogno una qualunque donna - storicamente così esposta ad ogni aspetto del maschile - per riconoscere in un maschio un uomo mancato e, dunque, potenzialmente anche distruttore?
Beninteso, uno spiccato sesto senso per l'impotenza di una tale violenza, non risolverebbe comunque il problema. Perché nulla potrebbe, comunque, sull'irresistibile forza attrattiva esercitata dall'Eros: cui ci si consegna, da parte della donna, con maggiore consapevolezza dell'uomo, forse, ma pari ineluttabilità. 

2 commenti:

Orazio ha detto...

Il link non funziona.
Il web ormai verso l'era della "censure".

Anonimo ha detto...

Il link che ti mandai? O cosa? Parla chiaro, BESTIA!

Vilco agreste