2.3.10

Stay tuned!

Siamo tutti conformisti travestiti da ribelli

Marco Masini - Vaffanculo


In inglese per indicare uno fuori da si dice off - come ci ricorda una fragrante Jennifer Beals ('You Flashdance?') insidiata dall'ego di Moretti.
L'altra sera ad Annozero, mio irriducibile vizietto catodico, anche un non-stupido come Scurati si è andato ad impantanare in un luogo comune che a noantri de sinistra ce piace sempre: nei mitici Sixties ci si drogava sì, ma in modalità off, anti-conformista; o, se volete, autenticamente anticonformista, a differenza della proto-stupida falsezza di quello sdentato vampiro del Morgan Castoldi.
Insomma, farsi ma per allargare le porte della percezione - come citava diligente quella stropicciata "regista" spuntata poi -
e non per impersonare cartonati contestatori fagocitati e disinnescati sul nascere dal Sistema, contro cui avevano sventolato reggipetti e joints.
Ferma restando tutta la mia solidarietà all'ottimo Scurati nel puntualizzare la pochezza dell'ex della Argento (sic), la questione mi pare oziosa
o comunque mal posta.
Ma non si raccontava - e questo da uno come Pagani me lo sarei aspettato - che il movimento hippie canta da cigno nell'apocalisse di Woodstock, colonizzazione mainstream dell'incantevole irresponsabilità narcisista flower power? E che punk is dead già al passaggio major dei Clash?
Concludo: tutto ciò che tira, che smuove masse, viene fatalmente intercettato e fatto proprio da chi poi te lo ripropone ma in prevendita.
Sesso, droga e rock 'n' roll non vedo perché dovrebbero fare eccezione, anzi forse sono tra i casi più evidenti di questo meccanismo di commercializzazione della ricerca di sé.
Quindi il discrimine andrebbe fatto semmai tra l'attitudine verso droga, sesso, musica: fuga da qualcosa (realtà, se stessi), ricerca di qualcosa (ancora, una realtà, un sé) o semplicemente, come quel deficiente dai denti marci, garanzia di una poltrona in tv?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

un sorvichi che non la manda a dire!

in ogni caso è la storia di tutte le avanguardie (alcune più altre meno sì, ma passatemi il termine per sintetizzare), quella di cessare di essere tali una volta assorbite dalla massa.
sta alla gente crearne di nuove, e ai poveri pensare di aver creato il vecchio di decenni.

cy

Anonimo ha detto...

Eh, caro Cirello... ogni tanto tocca cantare e insieme portare la croce!
(Giusto per autocitarmi)
E visto che hai tirato in ballo i poveri, via con le convulsioni citazioniste: "La sfortuna non esiste: è un'invenzione dei falliti, e dei poveri."

Titta Di Girolamo - Le conseguenze dell'amore

Anonimo ha detto...

giusto per chiarire che magari passo per un coglione (invece che per un eroe...): con poveri non intendevo ovviamente riferirmi alla condizione economica.

e comunque il prezzo che preferisco è "mi dispiace non funzioni Masini!"

cy

Anonimo ha detto...

il pezzo che preferisco, il pezzo! il pezzo, cribbio!

Anonimo ha detto...

Cirello, stammi sul pezzo! E non badare al prezzo!

Sor (Cos'è tutto questo fracasso sconquasso...)

http://www.youtube.com/watch?v=U8hK_0qzyNQ