3.9.09

"...poi fumiamo le sigarette
che a casa nostra non ci vedono mamma e papà"

Dente - Vieni a vivere




Poeta vero, che scrive come vive e vive come scrive, lo ricordo in un gelido inverno parmigiano del '97.
Spaurito studentello già dissociato/ghettizzato dall'aridità miliardaria dei promessi principi del foro, il nastro girava L'era del cinghiale bianco
e un limpido cielo padano vegliava sul mio ciondolare nella "piccola Parigi".
Lui si occupava di struggimenti meno autoreferenziali e più spericolati dei miei: recapitava biglietti d'amore e di rivoluzione ("che è amore, pronunciato alla rovescia") su davanzali innevati di saporite quanto indigeste matricole pugliesi, zazzere fluorescenti e poster dei Prodigy.
Lo incrociai una sola volta, mi pare. Davanti ad una moka postprandiale - e postcoitale, stando agli estatici sospironi al di là del muro.
Quasi mi usciva un frollino dal naso quando quel silenzio stranamente non imbarazzante, fu increspato da un suo candido 'Anche tu latte a lunga conversazione?'

8 commenti:

un fan curioso ha detto...

quindi ci stai cidendo che ti sei spippato - all'americana, s'intende - con 'sto Dente?

Anonimo ha detto...

I soliti qualunquisti...

Sor amico di Boy George

Anonimo ha detto...

io mi ritengo nazista.

cy (che, ovviamente, pensa al raviolo)

scarnicci ha detto...

o forse bischero?

Anonimo ha detto...

Io ci vengo...
pubblicai anche io questo brano... ma altrove...
in un locus poco appropriato(giustamente) nel vostro intendere...
lo feci poiche mi piacque oltremodo...

J.

Anonimo ha detto...

Merci mademoiselle!

Sor

Anonimo ha detto...

la piccola Parigi sarebbe Parma?
E chi l'ha detto, il Bevilacqua?
Pofforbacco!

Nevio Scala

Anonimo ha detto...

Non so se l'abbia mutuato dall'ottimo artefice di Gialloparma, ma a me è giunto dalla bocca della famiglia Cantatore.

Sor (vecchio fan della ghiandola mammaria...)