16.11.07

Le faremo sapere...

Quando il lavoro è un affare di famiglia - cronaca - Repubblica.it

Ci informano che nel Bel Paese si va avanti coi calci in culo. Ma davvero?!
Paginetta di vita vissuta. In Italia mando da oltre due anni (mail, missive,

traditio brevi manu
, agenzie interinali, centri per l'impiego..) curricula per posti di lavoro
(apparentemente) vacanti, ricevendo risposta forse una volta su venti, su trenta.
In due mesi di candidature in Inghilterra mi avranno risposto, nel giro di qualche giorno,
al 90% delle mail (quasi sempre, ahimè, ringraziando per la candidatura e spiegando che
il profilo non era adatto al ruolo).
Molti mi bloccavano ancor prima, chè la vacancy era no more available.

Ora voi mi direte, cazzo ti cambia se qualcuno butta un occhio al tuo CV e sì urbanamente ti tromba, o se invece
le tue patetiche speranze in formato html si tuffano dritte dritte al cesso? Bamboccione disoccupato (no, magari.. inoccupato!)
eri e bamboccione inoccupato rimani! Be', in effetti.. Mi sa che m'avete convinto.
Mammaaa, che l'hai buttati quei Tavor del '92?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai una ragione da vendere:sia che la risposta abbia i connotati della formale cortesia,sia che essa abbia le caratteristiche dell'indifferenza più disarmante,il risultato non cambia.
Non mi soffermo sulle baronìe del nostro "bel"Paese perchè esse sono attaccate sempre da ogni parte ma, ahimè,purtroppo soltanto verbalmente senza far seguire alla critica o,a ciò che è peggio,all'attestato di solidarietà un'azione di seppur timido cambiamento.
Da parte mia "Hasta la victoria siempre Vilco"!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Non e' un caso infatti che il paese sia governato da capre, che occupano posti importanti pascolando allegramente fra scrivanie e poltrone.
Coraggio Sor Vichi; in un modo o nell'altro, vincerai tu.
fredo

Alessandro Vichi ha detto...

Temo che abbiano già vinto loro. Costringendoci a tarare dignità e sogni sulla scorta illimitata della loro impunita bulimia.
Noi, sia chiaro, ci teniamo stretto l'unico mestiere che abbiamo.
Quello di vivere.