2.5.07

Un Edipo ormai scaltro: tra latte in polvere e genitori fedifraghi




Saranno i generi di conforto in super offerta - perchè semi scaduti - di cui ultimamente faccio avida incetta nell'ultraV.I.P. minimarket sotto casa...
Ma la fase onirica, tradizionalmente mia dimensione esistenziale ideale e di gran lunga più gratificante, sta pericolosamente diventando materiale vacuamente elucubrativo per gli aspiranti call - centeristi che volenterosamente affollano gli atenei di psicologia (il Mono mi amerà..)

Così, tanto per infliggere la solenne bastonatura ad uno share blogghifero che negli ultimi tempi
se la gioca solo col redivivo Sor Mortazza Funari, ho ben pensato di propinarvi in dettaglio l'intricata rete di simboli e metafore che le ultime due sessioni di riposo dei giusti mi hanno recato in dono.
Spinto, ovviamente, anche dalla imperitura chimera che qualcuna di quelle volenterose future cassiere di minimarket V.I.P. con tomi freudiani attualmente al tiepido riparo degli afrori ascellari, vogliano un dì accogliermi su un qualche lettino di professionale comprensione...

Dunque:
ODISSEA NELL'INCONSCIO PARTE I (Pennichella pomeridiana di ieri..)

In un centro commerciale di Casal Palocco - periferia dell'Impero - mi imbatto nella gravida Ilary Blasi in Totti, con primogenito Cristian al seguito.
- " Ilary, ma sei matta a girare da sola nelle tue condizioni? Non lo sai che qua è pieno di zingare con gli ombrelli?"
Subito dopo, nel salone di barberia del medesimo centro commerciale, redarguisco severamente il pater familias Pupone, alle prese con una manicure alquanto "sgallettata":
- "O, Francè, ma non t'è bastata la storia della Vento? Tua moglie sta per sfornà pe' la seconda volta e tu ancora a fa' il pesce lesso come ai tempi di Scherzi a parte?

Dagli sconvenienti pruriti del Capitano, mi ritrovo in un lussuoso residence sulla Cassia, dove un epigono dello scatenato cecchino della Virginia sta seminando il panico.
Mia mamma e mia nonna, giustamente infastidite dai rumori (inammissibili, data l'ora tarda), si avventurano in vestaglia sul pianerottolo per reclami; al che io corro a recuperarle munito di mazza da baseball prontamente lanciatami da Libero, mio padre (costretto a letto da un misterioso male dovuto alle esalazioni tossiche delle piantagioni di cacao coltivate dalla Nestlè nel giardino del residence). Il risveglio è di poco preceduto da quelle, per me classiche, forme di risveglio nel sonno in cui tento di rassicurarmi, cacciandomi sotto un plaid marca Nestlè:
- "Te lo stai sognando. Il cacao nel residence, dài.. Sì, però la Nestlè è assassina davvero."

ODISSEA NELL'INCONSCIO PARTE II (Tormentata nottata in gentil compagnia..)

Sono in un college americano del midwest, tra studenti in partenza per le vacanze natalizie: sembra la scena finale de "Le regole dell'attrazione" di Bret Easton Ellis.
Sulla porta di un dormitorio vedo Fabio Di Matteo (quello del pappagallo Loreto, per intenderci..) che mi rivolge un cenno di saluto in stile vagamente gangsta rap. Poi si offre gentilmente di aiutarmi nel mettere a punto una valigia che stavo ricavando dal tower di un vecchio pc.
Ma, nel chiudere la suddetta, un pezzo schizza via fin sul tetto di una volante dei carabinieri parcheggiata lì vicino. Mi avvicino contrito e ultraservile, ma si dimostrano fortunatamente comprensivi e mi aiutano perfino a recuperare un paio di occhiali fumè (à la Tognazzi in versione conte Mascetti, sempre per intenderci..) finiti sul davanzale di casa Montelli.

Ed è proprio quest'ultimo che mia nonna, alla quale faccio visita subito dopo, scambia per mio fratello. Commento di una megera lì presente, che prontamente allontano in malo modo:
- "Eeh, povera signora..Non ci sta più co' la testa.."
Sgomento per questa sua repentina perdita di senno, mi avvicino a mia nonna ritrovandomela, pochi istanti dopo, senza vita tra le braccia. Scoppio in un lamento disperato che mi sveglia.
Vado in cucina a prepararmi un imbevibile caffè, dopo aver cercato di contattare telefonicamente mia nonna, ma invano: infatti la mia coinquilina, nella cui stanza è il telefono di casa, riposa ancora.
Torno alla gentile compagnia nel mio letto, cercando di giustificare la mia scarsa propensione a sessioni di ginnastica mattutine, con esiti a dir poco avvilenti:
- "Di tutte le scuse ridicole, questa è quella che mi ha fatto ride di meno!"


P.S.

Per la cronaca: mia nonna, raggiunta nel tardo pomeriggio di ritorno da una "vasca" in Strada Parco (struscio classico per buona parte della terza età da viale Bovio a Montesilvano), ha seraficamente sedato le mie inquietudini, portandomi indietro di buoni quattro lustri: "Bè? M'hai allungato la vita. Grazie!"

No, grazie a te.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

mgulo alessà...sticccise!!

montelli

Anonimo ha detto...

E' che non trovo il goal.
Poi, dopo lo show del Bilan, credo proprio che aprirò il gas...

Sor

Anonimo ha detto...

se può consolarvi, questa notte, alla veneranda età di 28 anni, ho seriamente rischiato di pisciarmi sotto.
lo schema onirico è quello tipico: dopo una serie enorme di birre davanti ad un qualsiasi bancone del globo mi ritrovo davanti ad un cesso con la terza gamba fra le mani, pronto a lasciare andare il mio personale idrante a mo' di un Grisu' ("voglio fare il pompiere!") d'annata.
Da piccolo apri la diga senza pensarci troppo su, nell'età matura invece scatta qualcosa tra i neuroni, allora ti convinci di star sognando, ti violenti fino a svegliarti, gonfio (lui, non io) fino allo scoppio prima di scoprirti in posizione orizzontale.
corsa al cesso e bombardata di liquido direttamente sulla pozzangherina del water.
una faticaccia, ma poi si torna a letto più rilassati.
cy

Sor Vichi ha detto...

Caro Cirello, ma il bello della senilità non é proprio il tornare un po' bambini?

P.S.

Stanotte ho sognato che al concerto del primo maggio teneva un comizio
un camorrista presidente di una squadra di terza categoria del casertano, dove militava
il fu gioiello di Bari vecchia.
(Plenty Market assassino!)

Anonimo ha detto...

fatevi vedere...da uno bravo!

Anonimo ha detto...

DIAGNOSI:Direi che questi sono tipici esempi della sindrome psicotica bidirezionale,infatti la prima fase,caratterizzata dal primo sogno,è originata dal MORALISMO tipico del Vichi di primo pelo ed ancora latente;la seconda fase,caratterizzata dal secondo sogno,originata da un ATEISMO,e quindi timore della morte.
TERAPIA:in seguito ad immediato quandto forzato risveglio,attaccarsi subito alle poppe dell'educanda ivi giacente per ritrovare la primigenia regola della SOPRAVVIVENZA SENZA SE E SENZA MA e chi se ne frega della madre che è in lei.
CONSIGLIO:a cena biscotti nipiol e camomilla calda.

Anonimo ha detto...

Dottore, non so se la terapia stia funzionando.
Assopitomi dopo lunga poppata ristoratrice, mi è apparso in sogno S. Silvio da Arcore...
che mi annunciava la mia prossima maternità!
Potrei sostituire i tristissimi Nipiol con i mainstream Plasmon? Confido in proustiani deja vù anni '80...

Sor