20.2.07

About a boy







About a boy beyond it all
About a boy beyond it all
Just a little boy
who will never grow

Patti Smith




Ricordare Kurt Cobain, per chi davvero ha amato la sua musica,
è ricordare la propria adolescenza: le nostrane reginette di balli scolastici
che non ti guardano se non per sfotterti, i capitani di squadre della scuola
che non ti parlano se non per minacciarti.
E' ricordare il proprio gruppetto di nerds, capelloni in magliette di gruppi metal,
quattrocchi con l'apparecchio ai denti le cui inutili, frustrate esistenze
vennero stravolte da una dolente, feroce, lacerata voce
che urla una storia che è la tua,
un morso, un vuoto che hai dentro da sempre.
Rasoiate di Fender Jaguar, muri di amplificatori Marshall,
unica risposta a quella vita che da una vita odi, ricambiato.
Un enorme vaffanculo. Nevermind! Chissenefrega!
La violenza catartica del punk. Il '77 della Generazione X.

Sono lontani quei giorni, Kurt se n'è andato, strappato da qualcuno
o forse soltanto dalla sua stessa vita, al dolore che non era mai riuscito
a strapparsi di dosso.
I must have died alone
a long, long time ago
...
Kurt se n'è andato ma la sconfitta, la rabbia di quei quindicenni,
sotto il narcotico cinismo del tempo che passa, ancora brucia lo stomaco.
Brucia la sua voce dentro chi non ha mai smesso di ricordarlo, di amarlo
per averci reso meno soli,
in un mondo che ci aveva condannato alla nascita.
Chissenefrega!
Non abbiamo mai voluto un posto in questa società,
ma una società nella quale valesse la pena avere un posto.
Our little group has always been and always will until the end.
So, well, whatever...Nevermind!


Ciao Kurt.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

disse la vacca al mulo...

Anonimo ha detto...

so quanto l'avevi sentito..ma non eravamo pronti noi..era qcosa di forte
eravamo noi a compartire quei momenti

(ma non diventiamo sempre un b-side di qcuno.., a ritrovarci in nostrani riflessi ancor più sfigati di un mondo già triste d'oltreoceano..)

capito perchè?