8.11.11

Professore, non le dico...

Che grazia ci fanno i dottori, i medici, i baroni, nel concederci un obolo del loro costoso, impagabile tempo! Sia la nostra dimostrabile malattia, risibile ipocondria, compatibile solitudine, essi ti fanno esistere nelle loro asciutte, lustre cornee cliniche, nel loro ermetismo grafico di iniziati. Ti congedano con in tasca quella minima ma inoppugnabile prova scientifica della tua tenace presenza in vita, se non della tua esistenza. Quel poco prezioso che basta alla riconoscenza dei tuoi giorni perché si possa morire, in serenità; così come dedicarsi a vivere, in rassegnazione.

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