"Si possono sempre prendere appunti, si può cercare di allineare delle frasi, gli aveva detto Houellebecq parlando della sua carriera di romanziere; ma per lanciarsi nella scrittura di un romanzo bisogna aspettare che tutto ciò divenga compatto, irrefutabile; bisogna attendere l'apparizione di un autentico nucleo di necessità.
Non è mai l'autore a decidere la scrittura di un libro."
Non è mai l'autore a decidere la scrittura di un libro."
(da La carta e il territorio)
Infinite sono le ragioni per cui s'inizia a scrivere; mestamente più limitate quelle per cui si finisce. Quante parole io avrei scelto
diversamente, omesso, aggiunto, se solo fossi stato un altro, allora,
nell'atto di scriverle: un altro simile a quello che sono adesso, ad
esempio. Ringrazio che non sia andata così, perché non sarei giunto
al termine di niente, all'infuori di un'inutile consunzione fisica e
mentale, operata di concerto dall'insicurezza e dal compiacimento.
Indagherò su questo post....
RispondiEliminaA Kojac nun glie sfugge n'cacchio!
RispondiElimina(In che senso indagherai? Non mi farai acquisti avventati, eh?!
Fermo lì che te lo do io il promemoria!)
Vilco Censor