L'inferno dei viventi, non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, è l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme."
Italo Calvino - Le città invisibili
Io ho ancora molte cose da dire
'Il vecchio Dean è partito' pensai, e ad alta voce dissi: 'Gli andrà bene'.
E via ce ne andammo al triste e svogliato concerto per il quale non sentivo il minimo desiderio e per tutto il tempo non feci altro che pensare a Dean e a come s'era rimesso in treno per farsi oltre cinquemila chilometri su quell'orribile terra e comunque non seppi mai perché fosse venuto, se non per vedere me.
Jack Kerouac - Sulla strada
Voleva partire. Mai ci eravamo piegati a sacrificare alla mostruosa assurda ragione e ci lasciammo stringendoci semplicemente la mano:
in quel breve gesto noi ci lasciammo, senza accorgercene ci lasciammo: così puri come due iddii noi liberi liberamente ci abbandonammo all'irreparabile.
Dino Campana - L'incontro di Regolo, Canti Orfici
Inutile stare a citarli uno per uno.
Ognuno ritrovi chi ha sentito più vicino, nella fatale distanza che lega gli uomini.
A me questo hanno insegnato i membri di quello stupido club: la vita sa far male, specie a chi sa viverla.
E se sai viverla, è tua: devi farci quello che vuoi, o che devi.
Addio, povera marionetta squassata da epilettico mantra che non esorcizzò.
I've been waiting
for a guide to come
and take me by the hand
Ian Kevin Curtis, 1956 - 1980
A che ora è la rivoluzione? Come bisogna venire, già mangiati?
La terrazza - Ettore Scola
Registro con sincero piacere che il maestro Monicelli è ancora immune dalla fatale degenerazione cellulare toccata ormai ad un altro grande vecchio, Bocca. Fortemente evocativo e lontano anni luce dalla calca di riflessioni in politichese o televisivese, circa i fatti di Rosarno.
Raccontati per quello che furono: lavoratori coalizzati a tutela di un minimo di umana dignità, presi puntualmente "a schioppettate".
Calzante pure come esempio, tra gli infiniti possibili, di illusorietà del concetto di democrazia in Italia.
Ho smesso di seguirlo, però, nel momento in cui ha sfoderato l'equazione paese con tradizione rivoluzionaria=democrazia sostanziale.
A onore del vero ha sostenuto che l'Italia non è una democrazia poiché non ha avuto una rivoluzione. Affermazione che mi vede anche d'accordo. Ma avrei voluto chiedergli se i menzionati rivoluzionari Stati Uniti, Francia, Spagna, Russia si possano invece considerare democrazie più compiute della nostra e perché.
SPENTO
Vibriamo ormai
solo
in modalità silenziosa.
Tutto ebbe inizio nel lontano autunno del 1997.
In fila davanti allo sportello unificato, una imminente matricola di ingegneria mi rendeva involontariamente partecipe, mediante quell'oggetto da cui ancora mi ostinavo a non farmi possedere - avrei detto con postumo senno - che 'Domani sono reperibile tutto il giorno.'
Da un simile proclama avrei dovuto in qualche modo presagire che l'umanità non si accingesse a farsi del bene.