29.4.07

Damme 'a tre!

AL TELEFONO CON HELMUT KOHL (SINDACO DA GERMAGNA..)

'A Hermut, che stavi a fa? A, stavi a magnà?
Che te stavi a magnà, i brustel?
Co 'a peperonella? No, volevo sapè solo questo..


28.4.07

Sing and learn...Sing and learn...



Let's make a comparison between: Orasciòn and Gianlucà!







Ebbene sì, miei cari attempati ex- maturandi della prestigiosa, sperimentale sezione F! E' proprio lei! Imbalsamata in british style d'ordinanza, ho l'onore di riproporvi
il vostro peggior incubo ginnasiale (anche perchè, al liceo, qualcuno l'ha più vista? Non so voi, ma io stavo al cesso...)
Ladies and gentlemen... Carmelita D'Onofrio Flocco!
La pluripremiata autrice dei bestseller "Say it with a song" e "Sing and learn".
Impossibile ripercorrerne qui l'interminabile palmares, dunque solo qualche nostalgica perla, in ordine sparso:

1) - Mario, speak about Henry VIII!

- Well....was a king....of England..

2) - You, Sabrina (tal Serena Brambieri..) and you, Serenella (tal Paola Sberenelli..)

3) - Ecco la Schindler's List: Mario, tu hai zero!
- Ma se non m'ha mai interrogato?
- Ogni volta che voi parlate, io do un voto.

27.4.07

Casa Vianello

- Georgie, ma chenoiachebarbachenoia... Sempre io e te, tu ed io...
E 'sto cacchio di Iraq! Dài, che m
i inizia il Cosby Show...

- A no! Io pongo il veto! That damn' motherfucker nigga...


- Be' ma... Io che te paro? Svedese?


- Oh Condy mia... Ma allora non era 'o sole d'o Texàs...

26.4.07

Avanti o popolo alla riscossa!

Nel novembre 2006 prende vita un commissione bicamerale antimafia per la prima volta presieduta da un comunista, Forgione, in un governo di centrosinistra.
Due dei membri nominati, probabilmente per l'esperienza maturata sul campo, sono Paolo Cirino Pomicino ed Alfredo Vito.
Sui curricula dei due galantuomini: il primo è stato condannato in via definitiva ad 1 anno ed 8 mesi per finanziamento illecito dei partiti (tangente Enimont) ed a 2 mesi, patteggiati, per corruzione per fondi neri Eni; il secondo ha patteggiato 2 anni
e restituito 5 miliardi per 22 episodi di corruzione a Napoli.

Seguono polemiche e naturalmente promesse, da parte di vari esponenti della maggioranza, di revisione del collegio antimafia. Ma dopo circa 6 mesi i due galantuomini sono, inspiegabilmente, ancora al loro posto.

Non ci resta, per questo successo storico nella lotta alla mafia, che ringraziare la maggioranza di governo più a sinistra della storia di questo paese ed, in primis, il Parolaio Rosso Bertinotti.

Lui, così sensibile alle istanze delle masse da dedicare ai lavoratori tutti la sua nomina alla presidenza della camera, potrebbe degnarsi di spiegare a quella stessa categoria che continua ad assicurargli lo stipendio, come mai non esercitò quantomeno il diritto di veto alla nomina di suddetti mascalzoni, come era materialmente nelle sue facoltà istituzionali. Ci provi, almeno.

25.4.07

Storia di un impiegato


Probabilmente negli ultimi anni il buon Albertone nazionale un po' s'era rincojonito.
O forse era proprio Moretti, artista anche nel farsi detestare, che non gli era mai andato giù.
Sta di fatto che mai come in un quadretto del Bel Paese impietoso come questo "Un borghese piccolo piccolo"
(Mario Monicelli, 1977), lo strale del bombo Moretti "te lo meriti, Alberto Sordi!"
fu più calzante.

E continuiamo a meritarcelo, Alberto Sordi.
Continuiamo, trent'anni dopo l'Italia piccola piccola raccontata da Cerami e Monicelli, ad interpretare con tragica fedeltà quelle macchiette di viltà, opportunismo, ipocrisia, feroce frustrazione, in una parola mostruosità piccoloborghese - come tuonava Orson Welles ne "La ricotta" - sulle quali il grande talento attoriale di Sordi seppe costruirsi una carriera.

24.4.07

A volte ritornano


"Agosto. Che caldo, che fumo,
che odore di brace
Non ci vuole molto a capire
che è stata una strage
Non ci vuole molto a capire
che niente, niente è cambiato
Da quel quarto piano in questura,
da quella finestra,
un treno è saltato"






Per sapere chi erano Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, la coppia nera, leggetevi
“La fiamma e la celtica” di Nicola Rao. Perché è un amarcord dell'estremismo di destra molto documentato e comprensivo. Ebbene, perfino da lì Mambro e Fioravanti escono come una coppia di assassini nati, due fascisti organici, due squadristi consacrati alla violenza e alla sopraffazione. Talmente efferati da rendere penosi i loro tentativi di rivestire, a posteriori, le loro bestialità di una patina politica (senza rinnegare minimamente le loro origini).
Che senso ha oggi la riabilitazione pubblica di criminali simili, con un centinaio di morti sulla coscienza?
Per inciso, Mambro e Fioravanti non hanno addosso "solo" la strage di Bologna, certificata dalla Cassazione. Lasciano dietro di sé una scia parallela di morti, di gesta sanguinarie, di collusioni pericolose, di sospetti più o meno ammuffiti, come quello che, a un certo punto, lambì Fioravanti in relazione all'omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, rimasti senza giustizia.
La coppia nera è libera, lo sappiamo, lavorano entrambi in “Nessuno tocchi Caino”: come dire, i dispensatori di morte contro la pena di morte; sono tra i pochi non precari in questo Paese e, chissà, un giorno magari sbarcheranno in Parlamento.
Sono anche una famigliola: hanno una figlia e non si risparmiano il vezzo di spiegarle chi sono stati loro, i due eroi negativi.

Quello che maggiormente si fa fatica a mandare giù, tuttavia, sono le interviste con tutti gli onori del Tg 2 per lanciare un libro revisionista scritto con la complicità di un comunista del "Manifesto" e di "Liberazione"; prima o poi bisognerà pure spiegarsi questa attrazione fatale di certi compagni per il peggio del passato, per l'epopea del piombo, a maggior ragione fascista.
Vediamo le cose per quelle che sono: c'è uno stragista pluriassassino, marito di cotanta moglie, che si scrive addosso libri sponsorizzati dalla televisione pubblica, dai telegiornali nazionali.
È questa la strada per il successo in Italia? E nei ricordi di Giusva, ci sarà anche quello di quando lui salì a cavalcioni dello studente Roberto Scialabba e gli sparò in testa, come a un vitello in un rodeo?

(fonte: Massimo Del Papa, www.babysnakes.splinder.com )

23.4.07

Quando SuperTognazzi sconfisse Miguel Bose'...

















L'epifania si ebbe con Bastogne, grande abbuffata di postpunk ed ultraviolenza al ragù.
Da una geniale intuizione del mancato Moccia emiliano Enrico Brizzi, le indimenticabili gesta di un dinamico SuperUgo in calzamaglia che fa giustizia di infide, cartonatissime icone melò anni '80, tra le quali anche il bel Pierre, "Windsurf, il vento nelle mani", Cosso.

Ma uno vero scontro tra titani di cui ho sempre preferito vagheggiare sarebbe tra il conte Lello Mascetti e l'Armando
di "In viaggio con papà". Interminabili dibattiti con il buon Valdoni, su quale tra simili inarrivabili avrebbe saputo far sfoggio del più impeccabile connubio di paraculaggine/severità,
a beneficio della svampita gonnella di turno.
Il cui malandrino sventolìo, nelle nostre (ahimè impotenti..) leggi morali interiori, invocava adeguato, furiosissimo sdegno.


( "..Piccolinaa, vieni dallo zioo..."
- Paolo Bonacelli, Salò o le 120 giornate di Sodoma -)



21.4.07

Not in my name

"Gli americani hanno il diritto di portare armi."

George W. Bush


Con i morti della Virginia ancora caldi, vorrei tornare sulla vicenda un' ultima volta,
a meno di ulteriori sviluppi.
Pacifica, credo, la provvidenzialità di fatti del genere per il Potere Americano,
che usa ormai la paura come unico collante di una società allo sfascio.
A quanto riferito da fonti della polizia, l' assassino coreano doveva essere necessariamente un killer professionista. Ammazzare 30 persone con una calibro 9,
molte delle quali in movimento e con il clamore della situazione, è un qualcosa che può essere portato a termine solo da un killer professionista. Anche i testimoni concordano sul fatto che il coreano fosse "estremamente preciso", anche nel colpire persone in fuga.
Stranamente, però, i media hanno sottolineato poco o per nulla questo aspetto.
Veniamo poi a Liviu Librescu, il professore ebreo di origini rumene, che si sarebbe immolato per salvare la vita ai propri studenti.
Il professore, scampato ai campi di concentramento, era uno degli studiosi più stimati dell'università. Dotato anche di un certo zelo politico, si diceva "contrariato"
rispetto a molte scelte fatte da Israele; pur restando comunque un sostenitore assoluto dello stato israeliano, ne contrastava il militarismo.
Questo emerito era anche uno dei fisici che si erano opposti alla versione ufficiale
sull'11 settembre relativamente al Pentagono.
Infine, stando a vari siti di controinformazione, la settimana precedente la strage vi sarebbero stati due allarmi bomba ( notizia poi confermata dai network americani ).
Cosa insolita per un campus: come se qualcuno avesse voluto testarne la sicurezza.
Forse solo coincidenze, collegate a forza per eccesso di dietrologia e sindrome da complotto.
Ma, da Pearl Harbour in poi, certi pensieri si insinuano abbastanza spontaneamente.

P.S. Per chi fosse interessato, segnalo un paio di articoli su comedonchisciotte.org, relativi al rapporto tra psicofarmaci (in particolare Prozac) e le stragi di Columbine e della Virginia. Su quest'ultima si avanzano ora anche tesi di un assassino mentalmente "pilotato", à la "Manchurian Candidate".
Fantapolitica, probabilmente, ma non sottovalutiamo l'evoluta organizzazione di simili governi assassini...

20.4.07

All of which are American dreams


"... merita la sua vendetta.
E noi meritiamo di morire."

Michael Madsen,
Kill Bill








I fatti della Virginia mi hanno ricordato una delle poche riflessioni costruttive
post 11 settembre.
Una scritta sul cartellone di una donna nera di New York:
"America, interrogati sulle cause dell'odio nei tuoi confronti."

Interrogati sui frutti dei tuoi semi di odio e violenza.
Interrogati sulle colpe dei padri che, come da tragedia greca,
ricadranno fatalmente sui figli.

19.4.07

Una sola partita che dura una vita...



Non capisco... Il Matero nazionale si stava riferendo ai presunti attributi
in dotazione
, o forse al ragguardevole diametro dell'orefizio anale,
da cui il goal della effimera illusion?

Il novello Mastroianni Ignazio sembra effettivamente perplesso...

16.4.07

Vive la boirnarde (qui plaît à tout le monde)


Il pasticciaccio brutto è datato primo aprile,
ma purtroppo di burla non si è trattato.
(Per quanto i pesci, in qualche modo, potrebbero entrarci...)
La solare, generosa, botticelliana venere Melissa Wilson,
nota al mondo come Eve Lawrence - o Envy- ,
nativa di Queen Ann, Maryland, annuncia la sua dipartita
dalle scene cinematografiche alla tenera età di 22 anni.
Avare le parole, in simili circostanze.
Doveroso, però, un estratto dai quasi 70 lavori collezionati
in tre soli, fugaci anni di carriera:

Babydoll bodyguards
Big boob volleyballers
Don't tell daddy!
Hey boys, I'm legal!
Melon mania
Pool party
Sex therapist
Spice hotel

Ed un sentito ringraziamento per le ore di schietta letizia dispensate,
con la generosità che l'ha sempre contraddistinta,
a milioni di inconsolabili ammiratori.

15.4.07

Nuje simmo serie...appartenimmo à morte!

" Tè 'na faccia 'e Napule, Totò.
Napule che ride, Napule che chiagne...

Tu sì 'o popolo 'e Totò."


Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio,
per tutti noi Totò. Nato a Napoli, Rione Sanità, il 15 febbraio 1898.
Morto a Roma il 15 aprile 1967.

Insieme con il maestro Pasolini, come amava chiamarlo
con rispetto ed ammirazione lui,
Totò resta per me uno degli incontri più ricchi di umanità,
più cari al cuore ed alla ragione, più vicini nella lontananza.
E credo fosse destino - la firma di dio alle vite di noi atei -
che due umanità come le loro si incontrassero.
Per lasciare al loro popolo, ai loro orfani, quel "cuore assoluto della poesia
della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni."



14.4.07

Insieme in cielo


"Tra mia madre e mio padre c'era un amore riservato.
L'augurio che si facevano reciprocamente era: Insieme in cielo."

I giorni del vino e delle rose, Blake Edwards, 1962.

Probabilmente, nella schiera di famigerati cinefili/cinofili (a proposito, ma avete
visto che super ciccissimo terranova ci ha allietato la pasquetta?), arrivo in inqualificabile ritardo su questo capolavoro del papà di Hollywood Party.
I giorni del vino e delle rose è il classico film che sai a priori essere un capolavoro
ma che, prevedendo la mole di fazzoletti che consumerai, procrastini all'infinito.
Personalmente ne avevo sentito parlare per la prima volta in "Non è successo niente", altro struggente gioiello di (ex?) ubriacone geniale quale Tiziano Sclavi.
Mi ci sono voluti otto anni, ma finalmente qualche giorno fa, complici le meraviglie del Muletto (non quello col volante..), mi sono fatto forza ed ho appollottolato il mio buon mezzo chilo di Toffly, versione da discount dei Tempo (..Mi danno una percentuale, chiaro.)
Che altro dire? Vedetelo se, come il sottoscritto, siete ancora vergognosamente ignoranti. Rivedetelo se, sempre come il sottoscritto, la demenza senile comincia a tiranneggiare i neuroni. Due interpreti incredibili - statuetta ad entrambi, quando forse valevano qualcosa... -, un'atmosfera crepuscolare à la Capra che legge Leopardi,
una leggerezza di tocco che schiva elegantissima ogni patetismo d'accatto, un finale che... Be', come ammiccherebbe allusiva la burrosa Folliero, buona visione!

12.4.07

Papà è di Zara!



Inverno '97. (Tragica) area camping del boschetto di S. Eufemia.
Cinque maturandi classici di ancor belle speranze, tal Valdoni, La Signora, Nane, Vilco e Cherlo, nell'atto di officiare un rito in onore del dio Bacco, vengono sorpresi, danzanti ed urlanti al cospetto di un bambinello di rosso tollese, da integerrimi presidiatori dell'ordine costituito.

GENDARME (esaminando sospettoso il documento del Cherstich Luca)
- Ma 'sto cognome..Cèrsic...Ma sei italiano, tu?
IL CHERLO (espressività di sale, degna del migliore Acerbo)
- Scì.
GENDARME
- E allora, perchè 'sto cognome?
IL CHERLO (impassibile e perentorio come pochi, viste anche le circostanze)
- Papà è di Zara!

11.4.07

Grazie Roma!

"Anche quando il cielo s'è stancato d'essere azzurro,
non chiudere mai l'oblò della speranza."

Mi dispiace per le solite malelingue tramanti nell'anonimato, ma noi non ci nascondiamo.
Anche nei giorni della sconfitta, nelle albe livide, non rinneghiamo niente.
Mica siamo il Milan, noi. Dove si abbandona la nave che affonda e si cerca il capro espiatorio di turno.
La lezione è stata magistrale, chi lo nega? Inutile azzardare analisi tecniche: c'hanno preso a pallate. Per novanta minuti. Erano più forti. Molto.
Si poteva limitare la goleada? Forse. Se ne potevano prendere 10 - come profetizzò dopo il primo un menagramo unitosi al tavolo mio e del buon Valdo -? Certo.

Restano immutati il rispetto e la stima immensi per una squadra ed un allenatore che hanno regalato al popolo giallorosso un sogno.
E, spero, la voglia di continuare a sognare senza temere gli incubi.
Magari di poterla rigiocare, un giorno, quella partita.

E di cambiarne il risultato, stavolta, come nelle parole del capitano.

Ancora una volta, Grazie Roma!

5.4.07

E va bene, va bene, va bene così...


- ..E chi o' pija, sto Ronaldo?
Ma nun c'aveva a' panza?

- A' France', quello era n'artro!!!











Sarò incontentabile, ma il rammarico c'è.

Ed un po' asciuga le lacrime di gioia per una serata storica.
Con la Maggica a sfidare gli odiatissimi birraiuoli senza timori reverenziali, ma guardandoli dritti in faccia. Certo, la partita doveva farla la Roma, come in Inghilterra dovranno farla i senzabidet: ma, complice anche la (meritatissima) superiorità numerica, prende letteralmente a pallate gli inglesi, oltre ogni più rosea previsione. Con un po' di sfortuna, certo (il siluro di Totti sul palo..) ma anche e sopratutto un paio di imperdonabili leggerezze, la prima fortunatamente risoltasi in un loffio lob di Ronaldo, ma la seconda che ti castiga senza pietà, tenendo molto più aperto il discorso al ritorno, di quanto quelli non meritassero.
A quel punto, è stata comunque una gran prova di carattere non perdere la testa (temevo specie per il Pupone..) e continuare a dettare i propri ritmi alla partita...fino al Vucinic che non ti aspetti! Un tap-in da bucaniere d'area di razza: tempismo, tecnica (che di certo non gli manca), freddezza. E poi ancora, fino al fischio finale, a lavorarli ai fianchi senza trovare però il knock out.
Lo sapevamo che la qualificazione si giocava in 180 minuti, e che andare in quel catino infernale pensando di chiudersi sarebbe stato un errore letale; certo, c'è il rammarico per un punteggio più tondo da amministrare...ma tant'è.
Questa Roma, in una serata comunque storica, è stata ancora una volta maggica!!!
Grazie ragà...

4.4.07

Orazio non c'è, andatevene!


Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
gli uscìa dal culo
'na specie de respiro.






Si è spento, in data 3 aprile, alla tenerà età di 1 mese, il blog del celeberrimo
Orlando Bloom - Piccolo Principe. Ne danno il triste annuncio i vertici del partito insurrezionalista armato per la liberazione del francavillese,
subcomandanti Cherlos e Vilcos, il Sommo Ponteficie, nonchè Piccolo Padre del Popolo, il buon Fernando alias Sor Tutina, la sua devota compagna Lidia, vivandiera delle truppe (a birra call' e pizze gnè nu ped'), gli ex alleati sovietici di Viale Pepe, il contingente goliarda bolognese capitanato dal Baro Vicario Montelli, il fedele braccio destro del dittatore Orlo, tal greco/chietino nonchè farmacista puttaniere Perlo ed in ultimo la devota dolce metà d'una vita, danzatrice del ventre Micol in arte la Nana. Ancora ignote le cause del decesso, ma il fronte rivoluzionario cherlo-vilchiano caldeggia già l'ipotesi d'un suicidio del tiranno, stile Fuhrer, per non cadere nelle mani del nemico ormai alle porte. L'avanguardia insurrezionalista qui presente, vi informerà tempestivamente su eventuali sviluppi futuri.
Per ora, si leva un solo grido dalle masse finalmente affrancatesi dal giogo:
El pueblo unido, jamàs serà taraff!!
Hasta Fernandel siempre!!

3.4.07

L'ultimo bacio mia amata bambina...


Cosa accomuna queste due timide fanciulle? La spiccata attitudine al meretricio? Certo! L'ipertrofia della ghiandola mammaria? Daccordo! Ma, direi anche, il perfetto tempismo nel mollare i rispettivi ganzi al loro destino nel momento della caduta, nonchè le straordinarie doti attoriali nel riciclarsi al mondo come povere vittime dal cuore (oltrechè dall'imene..) infranto.
Voi mi direte, e 'sti cazzi? Se li sono presi tutti loro.
Va bè, mi rendo conto della mia meschina scivolata nel gossip da salone di parrucchiere.
Ma ho pensato, se le sbatte L'Espresso due vacche in copertina, posso provarci anch'io. Tante volte si alzasse la "tiratura"...

2.4.07

Quanta cose tè Piscare...



Sulla linea del 38 con Andrea, versione Frank Zappa, Lossai
(che, dopo lungo tempo, vince alla Snai - copyright Di Matteo -):
- Scusate, giovanò, che ora è?
- Che cazz' te ne freca, a te!? Signò... Lossaiiii!!!!

Pensierino di Natale, by Enzo The Viper:
- So' fatte l'albero...Ma mi ci manc' nù par de palle!!! Freeeect!!!

1.4.07

Tedio domenicale



"Tedio domenicale
quanta droga consuma
Tedio domenicale
quanti amori frantuma"
Aghia Sophia, CCCP