9.3.07

E lì, m'imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana...

Una mattina in III F.
Protagonisti: Carlo Acerbo (o Cane Carlo) nel ruolo di sé stesso,
Michetti (Marina? Debora? Franca?) nel - tragico - ruolo di sé stessa.

(La Michetti, rivolta alla signorina Simeone)
- Carlo mi fissa sempre: mi sa che un pò gli piaccio...
(L'Acerbo, rivolto al Ballone)
- Certo che quella nuova è bruttissima!


L'altro giorno ho visto Cappa
e ho esclamato: "Che gualdrappa!"
Non è alta, non è bella,
sembra proprio una bidella.
Qui lo dico qui lo nego: io di Cappa me ne frego.
Se mi dice: "Ma chi vvù?"
Io rispondo: "Tzé, pacchiù!!"

Carlo Acerbo, Scritti giovanili, Einaudi, 1997


6 commenti:

  1. eeeh, il caro e vecchio nanetto. e pensare che a breve diventerà dottore (nel buco del cul).

    ricorderei anche un'altra frase del nostro eroe dalla testa lucente, o come direbbe la signora Marfisia, Cocce pilat':
    "oh, ultimamente c'è un sacco di gente che c'hai i cani"

    cy

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  2. Intanto tra uno Tze ed un Pacchiu Cappa ci ha fregati tutti pubblicanod un libro:
    http://www.tracce.org/cappadebora.html

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  3. Be', ma che la baronessina avesse stoffa non lo scopriamo mica adesso! Ricordiamo il primato ancora ineguagliato del tetto di cento assenze, sfondato praticamente in souplesse...
    (- Ma Cappa non viene più?
    - S'è ritirata...
    - Io continuo a segnà!)

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  4. e vuagliù... mai i numeri migliori cappa li ha fatti alle medie...dal tema denucia, dove il mono la svendeva per mille lire durante un tragico ballo della scuola, fino alle graffianti battute: di fonso(riferito a cappa):"Scappa!!!"- "Scappate voi!!"

    montelli

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  5. La ricordiamo anche per gli stivaletti termici Turboplus, il suo fiero cuore nerazzurro, nonchè per un
    mai nascosto debole per Enrico Ruggeri...

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